"Questo programma, che non costerà nulla alle casse comunali, ci permetterà di avere dei dati certi, mappando tutte le tematiche critiche come i trasporti, la spazzatura, il risparmio idrico o energetico o il benessere sociale. E’ importante avere tutti questi dati e raccoglierli per sapere come partire e dove puntare principalmente, è fondamentale per fare un lavoro organico. L'idea di aderire nasce dal modo con cui stiamo affrontando tutte le problematiche e le criticità della nostra città, cioè avendo una visione di insieme. Per progettare bisogna guardare a tutta la città e a tutti i risvolti."
Così ha introdotto il progetto "Leed for cities" il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio intervenuta questa mattina nella Sala Rossa del Comune insieme a Kay Kilman, Managing Director Green Business Certification Inc. Europe, e i due architetti Francesca Galati Bolognesi e Daniele Guglielmino, che svolgeranno il ruolo di consulenti per il Comune nel corso di questi mesi. "Leed for Cities” è un progetto internazionale che punta a certificare il livello di sostenibilità dei centri urbani. E Savona sara il primo Comune in tutta Europa ad aderire. Secondo la certificazione Leed, un occhio di riguardo non sarà riservato solo ai consumi: "Ci sono sicuramente il monitoraggio dei consumi energetici e idrici ed il trattamento dei rifiuti, che sono i settori della ‘sostenibilità’ a cui siamo più abituati a pensare – conferma Galati Bolognesi – ma la certificazione amplia l’analisi ai trasporti e al benessere dei cittadini, ossia come vivono la città e di cosa hanno bisogno perché la città sia più sostenibile”.
17 anni fa il primo protocollo presentato e in inglese naturalmente, Kay Kilman ha spiegato la vita del progetto e i soggetti futuri che collaboreranno tra i quali il Campus Universitario di Savona: “E’ nato quando il sistema dell’edilizia ha iniziato a richiedere una modalità di controllo dei consumi e di valutazione della sostenibilità, da allora dal 2000 tanti Stati hanno iniziato ad utilizzare questo sistema di certificazione, e ad oggi è il più usato al mondo”. Il progetto fino ad oggi però non era mai sbarcato in Europa: “Lo abbiamo presentato lo scorso anno a novembre a Greenbuild, l’evento mondiale per la sostenibilità, e da quel momento si è iniziato a valutare le città che avrebbero potuto concorrere. Sono partite città negli Stati Uniti, in Corea, in Cina e in Europa, proprio a Savona”. “Savona ha le caratteristiche per essere una città sostenibile – prosegue Kilman – ha un Campus che già sta lavorando sulla Smart Grid e, soprattutto, l’amministrazione di Savona è produttiva su questa tematica e su questo vuole puntare“. Una Savona quindi al passo con i tempi in Europa e nel Mondo: "Ci sono altre città nel mondo ma in Europa in questo momento la prima ad aver dichiarato un impegno verso la sostenibilità in questo senso è Savona – dichiara l'ingegner Guglielmino – e quindi l’ente certificatore americano ha deciso di darle la possibilità di perseguire questo percorso in maniera totalmente gratuita, senza alcuna fee di certificazione o registrazione, in modo tale da far diventare Savona un caso pilota ed un modello per l’intera Europa“.