In Italia vengono uccise ogni anno oltre 100 donne (nel 2016 sono stati 120 i femminicidi), il fenomeno, purtroppo pare essere implacabile e la maggior parte dei delitti avviene nell'ambito di un rapporto sentimentale, spesso da parte di ex compagni che non si rassegnano alla fine di un amore.
Non si può dimenticare, inoltre, che a fronte di così tanti delitti esistono anche tutta una serie di altre violenze psicologiche e fisiche che migliaia di donne sono costrette a subire, spesso non trovando la forza di ribellarsi o denunciare.
Quasi 7 milioni, secondo i dati Istat sono le donne che nel corso della propria vita hanno subito una forma di abuso.
Dal primo gennaio 2017 ai primi giorni di maggio di quest'anni sarebbero almeno oltre 20 le donne uccise per mano maschile: una media di una vittima ogni tre giorni.
Loredana Colucci il 2 giugno del 2015 non poteva immaginare che avrebbe trovato ad aspettarla a casa sua in Piazza Corridoni, l'ex compagno, padre di sua figlia minorenne, l'uomo che lei aveva lasciato e che, da quel momento in poi aveva iniziato a perseguitarla.
Diverse erano state le segnalazioni, le denunce, le richieste di aiuto che Loredana aveva lanciato, che non sono riuscite, però, ad evitarle quella drammatica fine.
Secondo quanto era stato ricostruito dagli investigatori, l’uomo si era introdotto in casa della donna accompagnata dalla figlia tredicenne incontrata nel centro storico albenganese e si era messo in attesa dell’ex moglie.
Quando la donna ritornò a casa, scoppiò una violenta lite conclusosi con l’accoltellamento a morte da parte di El Mountassir ai danni della ex moglie. Resosi conto di quanto fatto, l’uomo si è successivamente tolto la vita usando lo stesso coltello il tutto mentre nell'appartamento era presente la figlia dei due.
Quel giorno cambiò definitivamente la vita delle due figlie di Loredana, di sua madre, di suo fratello e di sua sorella colpiti da un dramma che ha lasciato ferite troppo grandi da poter essere facilmente colmate.
A due anni dalla morte verrà celebrata oggi una messa in ricordo di Loredana diventata simbolo ad Albenga e a Castellana Grotte (suo paese di origine) della lotta contro la violenza sulle donne e contro il femminicidio.