Sblocco turn-over al 100% per i piccoli Comuni, Borghi: "Misura decisiva, anche per associazionismo comunale"

Novità positive sul fronte enti locali dalla manovrina in discussione in queste ore alla Camera: con un emendamento del gruppo Pd (primo firmatario l'onorevole Maino Marchi) è stato previsto lo sblocco pieno, al 100%, per i piccoli Comuni fino a 3000 abitanti che presentano condizioni di virtuosità di bilancio. Secondo quanto affermato in commissione Commissione Bilancio della Camera dal relatore del provvedimento, l'on. Mauro Guerra, il provvedimento - che assorbe anche alcune proposte avanzate da Lega e M5S - interesserà almeno un migliaio di piccoli Comuni.

Attualmente le norme consentivano un allargamento del turnover solo per i Comuni fino a 1000 abitanti. Con la modifica approvata, la soglia si estende fino a quelli con tremila abitanti per il 2017 e il 2018, qualora si registri "nell'anno precedente una spesa per il personale inferiore al 24% della media delle entrate correnti registrate nei conti consuntivi dell'ultimo triennio". Disco verde, inoltre, anche ad alcune modifiche per facilitare le Unioni dei Comuni, quali la capacità di cedere da parte dei Comuni dell'Unione a quest'ultima le proprie capacità assunzionali.

Soddisfazione viene espressa dal presidente dell'Uncen on. Enrico Borghi: "Si tratta di una misura decisiva - osserva - per consentire quell'indispensabile processo di ammodernamento della pubblica amministrazione locale, che è la premessa per l'esercizio da parte dei piccoli Comuni del nuovo ruolo ad essi attribuito dalle leggi che si stanno approvando in loro favore e che ne configurano un ruolo per l'erogazione di servizi e sviluppo locale dentro il quadro dell'associaziosmo".