Nella Sala Rossa del Comune di Savona alla presenza oggi è stato presentato dal vice sindaco Massimo Arecco il progetto di recupero di una parte del Priamar, il bastione di San Bernardo dove già era stato edificato un ostello che verrà adibito a alloggi per gli studenti universitari fuori sede. Il progetto avrebbe dovuto essere finanziato per metà dalla Regione e per l'altra parte dal Comune ma vista la difficile situazione economica è stato pensato, grazie anche all'idea del prorettore del Campus Universitario di Savona Federico Delfino, di usufruire degli spazi della Fortezza del Priamar. Utilizzando un bene come il Priamar il progetto sarebbe diventato di fattibile realizzazione e in tempi brevissimi, grazie all'Alfa Liguria (Società Generale Finanziamento), Ordine degli Ingegneri e ai laureandi del Campus in sintonia con l'Amministrazione comunale e culturale, ieri è stato presentato a Roma in tempo record e si aspetta una positiva risposta di finanziamento. L'attività di progetto formativo ha creato la collaborazione tra l'Universitá e l'ordine degli ingegneri che ha utilizzato la tecnologia BIM (Buildiing Information Modeling) e indica un metodo per l'ottimizzazione della pianificazione, realizzazione e gestione di costruzioni tramite aiuto di un software dando la possibilitá di gestire la vita di un edificio.
"L'intervento decuberà circa 2 milioni e 500 mila euro totalmente finanziati dallo stato - dice il vicesindaco Arecco con delega all'urbanistica - attraverso il progetto presentato questa mattina e che l'architetto Simonetti, come capo struttura del Comune che ha seguito in questi 40 giorni di corsa contro il tempo."
"Il progetto consegnato prevede il recupero e la ristrutturazione del Bastione a San Bernardo e del sovrastante Cellulario ottocentesco della Fortezza - dichiara Lorenza Simonetti, architetto e funzionario tecnico del Comune - per la realizzazione di 43 posti alloggio suddivisi in camere doppie, singole e con accesso a disabili, ciascuna dotata di servizi privati".
"Il prossimo passo - conclude Arecco - è la riqualificazione delle terme del Priamar, vogliamo impegnarci per recuperare non soltanto il Priamar ma tutta una serie di edifici storici che finora sono stati visti come un problema, penso a Santa Chiara, Pozzo-Bonello e immobili realizzati negli anni '70 come quelli denominati De Franceschini alla Conca Verde."