Alla libreria Ubik di Savona due giorni di incontri con medici e psicologi sul disagio giovanile: anoressia e bullismo.
Venerdì 21 aprile alle ore 18 presentazione del libro “Cibo e corpo negati. Anoressia e bulimia oggi” (Bruno Mondadori). Con gli autori Antonio Maria Ferro, Fondatore del CDAA, Direttore per i Disturbi del Comportamento Alimentare Villa del Principe (Ge), Giovanni Giusto, direttore scientifico gruppo Redancia.
Partecipano Ilaria Caprioglio, sindaco di Savona e cofondatrice di Fiocco Lilla, Caterina Vecchiato, direttore centro regionale per i Disturbi dell'adolescenza e dei Disturbi del Comportamento Alimentare del Santa Corona. Introduce Renata Barberis.
Il cibo è un elemento di grande ambivalenza nella società contemporanea: da una parte è nutrimento, cultura, piacere, relazione con il mondo, dall'altra può assumere segno negativo e diventare veleno, droga, sofferenza, distacco, rifiuto di socialità. Questo libro riflette sui Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) attraverso gli interventi e le opinioni di psichiatri, psicologi, psicanalisti e medici del corpo, che analizzano le patologie legate al cibo da diverse angolazioni: i loro significati nel tempo, i vissuti raccontati dai pazienti, la riflessione sui limiti e le possibilità delle terapie, le esperienze sul campo dei professionisti. Da questa vasta pluralità di voci emerge l'importanza dell'approccio comunitario: è proprio l'atteggiamento confidenziale, tollerante e democratico del rapporto comunitario che ha permesso, nelle numerose storie raccontate nel libro, di dare un significato nuovo e comprensibile alle angosce sottese ai DCA.
Sabato 22 aprile alle ore 15 presso l'Aula magna del liceo Chiabrera via Aonzo/via Manzoni: “Quando il bullo è una tigre di carta”. Assemblea aperta sul tema del bullismo giovanlile.
Partecipano lo Psicologo dr. Nicola Policicchio e la dr.ssa Maura Montalbetti, assistente sociale coordinatrice del Centro Giovani dell'ASL 2 savonese. A cura di Medicina Democratica
Anche a Savona si ripropongono notizie di cronaca su atti di bullismo nel mondo giovanile: comportamenti sociali oppressivi e vessatori, di natura si fisica che psicologica, perpetuati su soggetti deboli. Spesso questi casi rimangono sconosciuti, perché la vittima tende a chiudersi nel silenzio e a vergognarsi di quello che subisce. L’incontro vuole essere una riflessione a voce alta per aiutare i giovani a comprendere meglio se stessi, ed approfondire la distinzione fra comportamenti tipici dell’età evolutiva e atteggiamenti vessatori consapevoli inquadrabili effettivamente nella patologia definita “bullismo”. Inoltre si cercherà di analizzare le varie forme di risposte possibili a questo fenomeno, sia preventive che successive, tese a non limitare l’intervento sociale correttivo solo alla repressione, e collocando i comportamenti prevaricatori non solo in una interazione a due ma in contesto più ampio, che comprenda il mondo adulto.