Come di consueto ogni anno, anche nel 2023 l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli d’Italia ha pubblicato il Libro blu, un documento all’interno del quale vengono riportati tutti i risultati operativi che l’ente ha conseguito e le manovre effettuate nei precedenti 12 mesi in tutti gli ambiti di propria competenza. Stando al report pubblicato dall’agenzia, il gettito fiscale relativo all’anno 2022 ammonta a 79,76 miliardi di euro, al quale soltanto l’ambito del gioco d’azzardo contribuisce con la bellezza di 11,2 miliardi.
Con una crescita del 33,41% rispetto al 2021, insomma, il gioco d’azzardo e l’iGaming digitale confermano a tracciare un trend positivo apparentemente inarrestabile, garantendo peraltro un impatto sempre più significativo sull’economia del nostro Paese. Ma aldilà degli ottimi numeri conquistati dal settore, come funziona la tassazione dell’industria iGaming in Italia? E, soprattutto, quali sono i prodotti che contribuiscono maggiormente alle entrate dell’erario?
La tassazione sui prodotti iGaming
I dati raccolti all’interno del Libro blu evidenziano l’impressionante crescita dei giochi da casinò, di carte e di sorte online, i quali hanno contribuito alle entrate dello Stato con un valore di 503,58 milioni nel 2022, circa 200 milioni in più rispetto al 2020. Per questa categoria di giochi è prevista una tassazione pari al 25% del margine, con una percentuale minima di payout dell’80,90%. Degli 11,22 miliardi di introiti raccolti nello scorso anno, la fetta più grossa è rappresentata dai ricavi generati dagli apparecchi da intrattenimento fisici, come le slot machine e le VLT (5,60 miliardi).
Indice, questo, del fatto che il gioco d’azzardo fisico e il gambling digitale vivono ancora in un rapporto di complementarietà, senza che uno prevalga nettamente sull’altro. Un gradino più in basso, è possibile trovare invece i giochi numerici e le lotterie, i quali hanno raccolto un importo complessivo di 2,37 miliardi di euro. Per il gioco a base sportiva, invece, le entrate ammontano a 620 milioni, con uno straordinario incremento pari al 119,18% rispetto all’anno precedente. Alla base dell’eccezionale crescita del settore iGaming in Italia c’è da considerare sicuramente il contributo dei moderni sistemi di pagamento e la nascita del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID).
SPID: Un elemento chiave nel mondo dei casinò italiani
Riprendendo ciò che Casino Italiani scrive riguardo allo SPID, il moderno sistema pubblico per l’identità digitale permette di registrare un nuovo conto di gioco verificato nel giro di 60 secondi. Questo strumento, integrato all’interno dei principali casinò italiani solo da qualche anno, consente infatti di evitare la lunga e necessaria procedura di verifica dei documenti di identità, che nella migliore delle ipotesi richiede attese per almeno 48 ore. Essere in possesso di una chiave SPID, in effetti, vuol dire aver già creato una propria identità digitale verificata. Il che garantisce, in totale sicurezza, un accesso decisamente più rapido e intuitivo a buona parte delle piattaforme web italiane che offrono servizi digitali.
In un mondo in cui tutto è veloce, in cui l’intuitività e l’efficienza sono fondamentali elementi per la soddisfazione dei consumatori, non stupisce che lo SPID abbia avuto un ruolo chiave per la diffusione del gambling all’interno dei confini del nostro stivale. Stando ai dati pubblicati dall’”Agenzia per l’Italia Digitale”, non a caso, nel 2022 si sono registrati oltre un miliardo di accessi tramite Spid, arrivando quasi a raddoppiare il valore relativo all’anno precedente. Ad incentivare maggiormente gli accessi tramite identità digitale, alcuni casinò online offrono un bonus esclusivo per gli utenti in possesso di Spid. Tutti questi dati, insomma, lasciano prevedere che anche per l’anno in corso questo trend ascendente sia destinato a permanere.
Il successo dell’ADM contro le pratiche illegali
Il Libro blu redatto dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli contiene anche numeri positivi per quel che riguarda la lotta all’illegalità nel gioco d’azzardo e all’evasione fiscale. Secondo quanto illustrato nel report del 2022, infatti, le violazioni amministrative relative alle apparecchiature di gioco fisiche hanno visto un aumento del 18,35%. L’aumento delle ispezioni da parte dell’ente regolatore ha portato alla chiusura di ben 261 siti web irregolari, circa il 32% in più rispetto al 2021.
Nello scorso anno, inoltre, si è vista un’intensificazione dei controlli e delle analisi sulle attività di evasione fiscale, la quale ha permesso alle casse statali di recuperare la bellezza di 448,72 milioni di euro. Un vero e proprio successo, questo, non solo per l’Agenzia delle Dogane ma anche per gli stessi giocatori d’azzardo. L’industria del gioco, tanto quello a distanza che quello fisico, sta vivendo insomma un periodo di estremo splendore, ed è più che doveroso che le autorità di regolamentazione si accertino che qualsiasi operatore di gioco eroghi i propri servizi in modo corretto, garantendo pratiche di gioco equo e affrancandosi da qualsiasi attività illecita.