Savona - 10 aprile 2017, 17:00

La cannabis terapeutica c'è, ma poco si vede

La cannabis terapeutica c'è, ma poco si vede

Nel principato autoproclamato di Seborga uno dei due candidati al trono ha affermato di voler chiedere la licenza per coltivare marijuana a uso sanitario. Per "diversificare la floricoltura" e perché "Seborga sarebbe il luogo ideale per coltivare questo tipo di erba". Al di là del siparietto del borgo imperiese, il tema è centrale e sempre più dibattuto.

In questi giorni specialmente a Bologna dove si tiene il primo convegno italiano "Cannabis terapeutica e dolore cronico". Vi partecipa anche il dottor Marco Bertolotto in rappresentanza della Terapia Antalgica dell'Asl 2 Savonese, ormai pioniere evangelizzatore della cannabis per scopi medici. Bertolotto ha fotografato lo stato attuale in modo efficace: "I medici che sanno usare la cannabis terapeutica sono pochi e i farmaci di cui disponiamo per combattere il dolore cronico non sono tanti".

L'argomento, però, sta uscendo dal cono delle discussioni specialistiche per investire il dominio pubblico, con conflittualità d'opinioni certamente, ma in modo promettente. Per alleviare le sofferenze soprattutto dei pazienti con forme di dolore cronico (si pensi ai sofferenti reumatici). Quatto anni fa giungeva l'autorizzazione legale all'uso della cannabis terapeutica, mentre da quest'anno l'Istituto chimico e farmaceutico militare di Firenze è abilitato a produrla. 

Il web ci mette lo zampino, in questo caso diventando fonte di confusione e non di informazione. Gli stessi medici e farmacisti non conoscono bene il tema. La comunicazione, in questo campo, scarseggia. Una sintesi arriva dallo stesso dottor Bertolotto: "Diversi studi sono stati condotti negli anni sull'artrite reumatoide, sull'artrite psoriasica e su alcune forme di fibromialgia associata a dolori articolari diffusi. In questi casi le evidenze confermano l'effetto di modulazione della cannabis sul sistema immunitario e la sua azione riguardo il deficit del sistema cannabinoide endogeno. Avere un'arma terapeutica naturale come la cannabis ad azione antinfiammatoria e antidolorifica che agisce sia a livello centrale sia periferico, potrebbe essere una chance davvero importante per i pazienti reumatici e i reumatologi".

Felix Lammardo

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