Torna la "psicosi Autovelox". Ad Albenga e Loano avvistate telecamere, ma sono per il controllo del traffico

Telecamere ad alta definizione che controllano la velocità e fanno multe se si superano i limiti (come autovelox), controllano se si guida parlando al telefonino, controllano i dati dell'assicurazione, oppure se si è senza cinture. Gli impianti si troverebbero ad Albenga nei pressi di una nota autoconcessionaria e in centro a Loano, poco lontano dal confine con Pietra Ligure.

Verità o bufala?

Bufala. Savonanews ha già trattato l’argomento che puntualmente si ripresenta e, come ha già specificato più volte, ad esempio nell’articolo “Psicosi Autovelox sulla piana di Albenga, alcuni chiarimenti nel marasma generale” (clicca qui per articolo), ma anche in occasione di una situazione analoga a Borgio Verezzi (leggi articolo QUI), si tratta di un “falso allarme".

Il comune denominatore di tutti questi episodi sta nel fatto di usare largamente le piattaforme "social", come Facebook e più ancora Whatsapp, con messaggi dai toni allarmanti, addirittura ipotizzando "verbali già consegnati dalle forze dell'ordine" (con cifre precise, 170 euro) che, però, non esistono.

In particolare le telecamere avvistate sono semplicemente dei varchi di controllo del traffico.

Spiegano al comando di Polizia Locale di Loano: "Si tratta di una bufala, punto e basta. Non esiste alcun tipo di controllo di questo genere. Ci sono strumenti al confine che non comportano alcun controllo in remoto dell'infrazione e non esiste una spedizione differita della sanzione. Queste apparecchiature sono di supporto alle pattuglie ma devono essere presenti gli agenti che provvedono al fermo segnaletico e, comunque, si tratta di normali tecnologie in uso da anni".