Eventi - 06 aprile 2017, 15:20

"Rospi e Cincipesse" animano il comune di Borgio Verezzi

Quarta edizione del ciclo di conversazioni organizzate da SPIA (Sentieri di Psicologia Integrata e Applicata)

"Rospi e Cincipesse" animano il comune di Borgio Verezzi

Venerdì 7 aprile, alle ore 21.00, presso la Sala Consiliare del Comune di Borgio Verezzi, prende il via la 4° edizione di conversazioni organizzate e curate dall’associazione s.p.i.a. sentieri di psicologia integrata e applicata, in collaborazione con il Comune di Borgio Verezzi.

Il tema di quest’anno ‘ROSPI E CINCIPESSE- la dura esistenza dei personaggi delle fiabe’, prevede sei appuntamenti: il 7, 14, 21, 28 aprile e il 5 e 12 maggio, sempre di venerdì e alle ore 21.00.

L’ingresso è libero.

Dopo le Nobelesse (donne premio Nobel per la letteratura), i peccati capitali, le sante, mistiche e grandi meretrici (questi i temi delle scorse edizioni) il gruppo di lavoro riunito da S.P.I.A., composto da Stefania Bonora, Carla Crespi, Eleonora De Vecchi, Graziella Frasca Gallo, Nella Mazzoni, Paola Maritan, Pino Raimondo e Silvia Taliente,  si occupa quest’anno di fiabe: le fiabe con cui siamo cresciuti, quelle più note, ma anche quelle più distanti o meno note.

Una ricognizione a tutto campo che parte dall’origine delle fiabe, seguendone le piste lungo le principali direttrici,  alla ricerca dei nuclei narrativi comuni e delle differenti declinazioni, e che approda alle varianti più sorprendenti: la Cenerentola africana ad esempio o  le versioni splatter di fiabe che tendenzialmente conosciamo come ‘innocue’.

Nel corso delle 6 serate verranno illustrate dunque le principali fonti bibliografiche da cui le fiabe discendono, i testi letterarii di corte, come ad esempio Lu cunto de li cunti del Basile (il testo da cui recentemente il regista Matteo Garrone ha tratto il suo film Il racconto dei racconti) o il lavoro di ricerca linguistica e quindi di ‘definizione’ della anima tedesca fatta dai fratelli Grimm, o, ancora, la ‘fotografia letteraria’ del Medio Oriente  data dalle 1001 notte, o le favole borghesi specchio di una società nordica di Andersen, e ancora il mondo di Perrault, Calvino, Pitré, Straparola, le fiabe irlandesi, quelle africane, russe, ecc.

Inoltre, come è tradizione nel lavoro di S.P.I.A. verranno poste in luce le valenze psicologiche delle fiabe, il loro valore simbolico, la loro utilità nella formazione dell’identità personale, il loro valore di monito e palestra verso la realtà;  per ogni incontro è quindi prevista una ‘pillola’ psicologica che, partendo dal contenuto della fiaba, sottolinei un aspetto specifico della struttura fiabesca e della sua risonanza nella vita dell’ascoltatore.

Ogni incontro avrà una fiaba-guida che aiuterà  ad addentrarsi nel mondo dei personaggi e degli oggetti fiabeschi e magici e a delineare un percorso geografico e letterario che di volta in volta porterà a un capo o all’altro del mondo: Cenerentola, La Bella Addormentata, Cappuccetto rosso, La Bella e la Bestia, Scarpette Rosse.

Il sesto appuntamento sarà come d’abitudine  dedicato all’aspetto iconografico ovvero quanto le fiabe abbiano influenzato il mondo della pittura, scultura, fotografia ecc. e sarà curato dalla curatrice museale Eleonora De Vecchi.

Intanto, per la prima serata del 7 aprile, è stata annunciata la presenza di uno speciale rospo, un rospo interamente fatto di fiori, che ha fatto sapere che di buon grado accetterà di essere baciato (nella speranza di tornare principe), ma che in onore ai tempi attuali accondiscenderà volentieri a farsi fotografare con chiunque ne avrà desiderio. 

c.s.

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