Attualità - 17 marzo 2017, 14:45

L’Alberghiero di Finale da oggi al Salone dell’Agroalimentare

Tante specialità tipiche nel servizio ristorante, dalle lasagne alla buridda, ma anche prodotti confezionati da portare via

L’Alberghiero di Finale da oggi al Salone dell’Agroalimentare

Tra gli stand presenti al Salone dell’Agroalimentare, in programma nel plesso di Santa Caterina da oggi fino a domenica 19 marzo, un ruolo di indubbio rilievo viene ricoperto dall’IPSSAR (Istituto per i Servizi Alberghieri e alla Ristorazione “Migliorini” di Finale Ligure).

Ci spiega il professor Roberto Colombo: “Siamo presenti durante tutto il periodo di apertura del salone. Venderemo prodotti take away confezionati ma offriremo al pubblico anche un piccolo servizio bar ristorante con specialità tipiche. Avremo due tendoni, uno adibito alla cucina e alla vendita, e l’altro con tavolini e sedie, ricalcando uno schema che abbiamo già adottato in numerose manifestazioni recenti, ad esempio ad Agrumare a Finalpia. Saremo equipaggiati con una cucina completa di forno e frigo”.

Il menù presentato dall’Alberghiero (tra servizio ristorante e take away) comprenderà: lasagne “Vecchia Genova”, buridda di stoccafisso, zemino di ceci, torte (Mentaciok, Paradiso) crostata di pernambucco, marmellata di pernambucco, focaccia di borragine.

Sotto il coordinamento dello chef Angelo Barone, gli alunni saranno coadiuvati da due insegnanti e un assistente tecnico a rotazione su tutto il corpo docente (chef e maitre) della scuola.

Spiega ancora il prof. Colombo: “Per i ragazzi si tratta di una bella esperienza, ma soprattutto di volontariato: per questo motivo abbiamo scelto gli alunni che avrebbero partecipato soprattutto in base alla loro zona di residenza, per non sottoporli a trasferte troppo lunghe e scomode. Saranno allievi misti di tutte le classi, esentando le quinte che in questi ultimi mesi dell’anno scolastico sono impegnate con la maturità”.

Conclude con soddisfazione il prof. Colombo: “Per l’autofinanziamento della nostra scuola il Salone dell’Agroalimentare è sempre un’ottima occasione di visibilità: solo per fare un esempio indicativo, prevediamo di realizzare oltre 200 porzioni di lasagne e, se non bastassero, siamo pronti a rifarle”.

Alberto Sgarlato

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