Attualità - 16 marzo 2017, 08:49

Concessioni demaniali Marittime: ACO Liguria a Roma per dire "No alle aste"

Ieri la protesta in piazza Montecitorio

Concessioni demaniali Marittime: ACO Liguria a Roma per dire "No alle aste"

 

Nella giornata del 15 Marzo si è svolta a Roma, in piazza Montecitorio, un’importante manifestazione indetta dall’Associazione “DONNEDAMARE” per sensibilizzare, ancora una volta, il Governo sul tema delle concessioni demaniali marittime. Presenti anche i vertici di ACO Liguria, l’Associazione Concessionari Ormeggi, che nel Tigullio unisce quasi tutte le imprese nautiche.

In particolare si è manifestato contro il disegno di legge approvato dal Governo lo scorso 27 gennaio per istituire le evidenze pubbliche delle concessioni demaniali marittime.

Imprenditori arrivati in Piazza Montecitorio  con pullman e treni provenienti da tutte le regioni d’Italia – Liguria, Toscana, Romagna, Marche, Abruzzo, Calabria hanno urlato la loro preoccupazione per il rischio concreto che, come più volte ribadito e documentato, l’applicazione di tale disegno di legge porterà miglia di imprese italiane alla morte a favore di gruppi di multinazionali, cancellando un pezzo di storia italiana come quella delle strutture nautiche e balneari che hanno segnato la vera eccellenza del nostro paese a livello internazione.

"Della direttiva Bolkestein in questi anni - dice Angelo Siclari Presidente di ACO Liguria - abbiamo detto tutto, ma soprattutto abbiamo appreso tutto. Si è ben capito che nulla ha a che fare con le nostre imprese. Lo hanno ben capito la Spagna ed il Portogallo. Ed è questo il punto, a mio avviso".

"Questi due Stati hanno messo in atto quello che è il dovere di ogni Stato, TUTELARE LE PROPRIE IMPRESE SANE nel contesto politico Europeo. La stessa Direttiva Europea, che personalmente ritengo strumento di grande importanza nel contesto europeo, lo evidenzia: nel rispetto di libera concorrenza, di libera circolazione rimanda, tuttavia, agli Stati membri la tutela di ciò che per lo stesso rappresenta elemento/i di reddito, di ricchezza, di lavoro, e sotto gli aspetti  socio/economici".

"La questione - dice Siclari - è, quindi,  strettamente politica. In questi anni ci siamo confrontati in convegni, dibattiti, studi giuridici. Le Regioni si continuano a confrontare. Abbiamo fatto di tutto, e continueremo a farlo. E’ il Governo italiano che deve tutelare le proprie imprese, altrimenti a che serve? Ma questo proprio nel principio di unitarietà Europea. Spagna e Portogallo lo hanno fatto e Bruxelles non si è ribellata. Sono in Europa, mi sento Europeo ma prima di tutto sono Italiano e mi batterò per difendere le mie eccellenze" dice Siclari.

"Desidero ringraziare a nome di ACO Liguria, ancora una volta, le “DONNE DAMARE”, la Presidente Bettina Bolla,  Laura, Patrizia, Fulvia e tutte le altre amiche che si battono con grande impegno e grande serietà. Per loro non ci sono parole sufficienti per esprimere gratitudine".

"Noi concessionari di posti barca del Golfo del Tigullio saremo a fianco ai nostri amministratori regionali in questa battaglia poiché riteniamo dover tutelare le imprese che hanno fatto la storia della nautica  in Liguria garantendo  migliaia di posti di lavoro diretto ed un importante  indotto che ruota intorno ai nostri porti turistici ed approdi.  Insieme al comparto balneare sono la vera “industria”,  da sempre fiore all’occhiello per la nostra Regione la cui eccellenza è riconosciuta anche a livello Int/le - conclude Siclari - Noi di ACO Liguria ci siamo e ci saremo ed ancora una volta gridiamo 'no alle aste'.  

 

c.s.

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