Attualità - 16 febbraio 2017, 12:44

Nuovo traffico e nuova alleanza per i Depositi Costieri di Genova e Savona

Saar e Silomar si alleano e portano un traffico di 70.000 tonnellate anno di oli vegetali sulle banchine del porto di Savona: venerdì la prima nave “British Nimbus”

Nuovo traffico e nuova alleanza per i Depositi Costieri di Genova e Savona

Un anno di svolta, il 2017, per i Depositi Costieri Savona che vedranno l’attracco di 12 navi (agenzia marittima Anchor) per uno sbarco di oli vegetali per industria pari a circa 70 mila tonnellate. La prima toccherà la banchina savonese venerdì 17 febbraio sbarcando 5.300 tonnellate al terminal Monfer, successivamente 4.200 tonnellate al terminal Depositi Costieri Savona.

L’arrivo del nuovo traffico si è reso possibile grazie ad una sorta di “alleanza commerciale” fra la Saar-Depositi Portuali, la Silomar e la Depositi Costieri Savona, oggi presenti in entrambi i porti di Genova e Savona con impianti all’avanguardia per lo sbarco, stoccaggio, ricarico e imbarco di rinfuse liquide alimentari e prodotti assimilabili, oli vegetali per uso industriale o energetico e altri prodotti liquidi compatibili. Saar ha impianti a Genova per il trattamento di oli alimentari come ad esempio l’olio di palma, ma non ha mai implementato quelli del biodiesel, prodotto questo che è invece uno dei core business per il terminal Depositi Costieri Savona e per la Silomar di Genova.

Ed ecco l’intuizione commerciale, favorita anche dall’unione amministrativa dei due porti, Genova e Savona, finiti sotto lo stesso tetto della nuova Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale: Saar-Depositi Portuali Genova ha, infatti, stipulato un contratto di affitto con Depositi Costieri Savona per gestire  gli impianti situati sulla Darsena Alti Fondali nel bacino portuale composti  di 33 serbatoi di acciaio inox per una capacità totale di 26.000 m³ di cui 9.000 m³ idonei a contenere oli vegetali concreti, riscaldabili  mediante collegamento ad una caldaia a vapore; la Depositi Costieri Savona è inoltre dotata di 2 pontili d’ormeggio con un pescaggio di 16 metri e una lunghezza di oltre 250 metri, idonea pertanto a ricevere navi di dimensioni importanti.

“La competitività non è tra Genova e Savona ma verso altri scali internazionali. Con questo nuovo traffico puntiamo a migliorare l’attrattività dei due porti liguri e per questo vogliamo investire per ampliare e potenziare gli impianti di Savona, secondo i migliori standard di sicurezza e ambiente”. Franco Tarabotto, direttore commerciale di Saar, in accordo con il presidente di Saar, Dott. Beppe Costa, e con l’amministratore delegato della Depositi Costieri Savona, Dott.ssa Luisa Rossi, ha in serbo altri progetti per far crescere i terminal di Genova e Savona. “C’è spazio per consolidare le movimentazioni ma anche per aumentare i traffici, con la collaborazione dell’Autorità di Sistema Portuale”. 

c.s.

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