L'importanza di volontari e professionisti in emergenza, ma non solo. La proposta: "Perché non introdurre il Servizio Civile Obbligatorio"

In un'Italia sconvolta da catastrofi naturali (terremoti, neve e valanghe) si ricorda l'importanza delle Forze dell'Ordine e dei volontari. Lo si fa anche dal palco di Sanremo, una vetrina che può portare l'attenzione su un tema così importante, importante, però, tutto l'anno e non soltanto in emergenza.

In questo contesto arriva la proposta del sindaco di Casanova Lerrone, Michele Volpati: introdurre un servizio civile obbligatorio.

Una proposta che sembrerebbe già apprezzata da molti e che potrebbe avere molteplici effetti positivi, tra questi quello quello di aumentare le risorse umane non solo in emergenza, ma anche in tutte quelle attività di prevenzione ed attività “ordinarie” nelle quali sono quotidianamente impegnati i volontari, ma anche quello di sensibilizzare molti giovani ai valori civili troppo spesso trascurati e dimenticati.

Afferma Volpati “ In Italia ormai ci uniamo solo nell'emergenza, non sappiamo far prevenzione però siamo un popolo generoso, fatto di persone che quando serve si aiutano e si danno da fare.
Ora, perché non cavalcare questo momento, in cui giustamente si esaltano i vari corpi di pronto intervento, volontari e di professione, che da agosto hanno dimostrato di essere una delle poche nostre eccellenze?? E lo fa pure Sanremo (mica poco.... ?)!!!”

Pensando e sentendo parlare in questi giorni di leva obbligatoria nasce l'idea “Inoltre, da più parti, in questi giorni ritorna in auge la proposa di riattivare la leva obbligatoria per i nostri giovani...
Ora...dalla piccola Casanova faccio una riflessione, lasciando la politica, ed i partiti, da parte: lasciando perdere il servizio militare obbligatorio, che nell'epoca delle guerre dei "bottoni" forse servirebbe più poco, perché non istituire un SERVIZIO CIVILE OBBLIGATORIO?” afferma Volpati

Molteplici i risvolti positivi ed anche pratici che potrebbero essere riscontrati spiega, infatti, Volpati “Siamo nell'epoca dei "crediti formativi", per la scuola, per il lavoro, per le professioni. Invece di spesso inutili corsi di aggiornamento professionale, e accanto agli stage estivi nelle scuole, e ad integrazione dei crediti necessari per ottenere la Laurea, non si potrebbero rendere obbligatori "crediti" derivanti dal "servizio civile"?”

Facendo un esempio che lo riguarda in prima persona spiega meglio Volpati “Per capirci faccio alcuni esempi: io, geologo, devo partecipare a corsi di aggiornamento per raggiungere 50 crediti ogni 3 anni (pari a 50 ore di corsi, che mi devo pagare al costo, più o meno, di 10 Euro/ora...). Bene, abbassiamo questi crediti a 30, e per le restanti 20 ore, su indicazione del mio ordine, collaboro, che ne so, alla mappatura delle problematiche di carattere idrogeologico della mia Liguria ( ovviamente gratis). Io risparmio 200 euro, e faccio qualcosa di utile!”

Questa idea, naturalmente potrebbe essere applicata anche ai giovani studenti “Un giovane studente di scuola superiore, dopo i sedici anni, non potrebbe in estate avere come "compito delle vacanze" una bella 20 ore di servizio presso il proprio comune a "pulire cunette", o in Croce Bianca anche solo a rispondere al telefono, o in protezione civile, per iniziare ad avvicinarsi al mondo del volontariato??? O uno studente di Architettura, altre belle 50 ore prima della tesi per, che ne so, catalogare le nostre bellissime opere d'arte ammassate negli scantinati dei musei? “

Una idea possibile da realizzare? “Non mi sto montando la testa, non voglio certo partire da Casanova per proporre una normativa a carattere nazionale, mi chiedo soltanto se questa potrebbe essere un'idea giusta o un sogno inattuabile. “ conclude Volpati