“La nomina dell’avvocato Pierpaolo Giampellegrini a Segretario Generale della Giunta regionale è pienamente conforme alla normativa nazionale in materia (art. 19 comma 6 del decreto legislativo 165/2001 sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze della Pubblica Amministrazione) nonché alla normativa nazionale anticorruzione (decreto legislativo 39/2013), non sussistendo alcuna causa di inconferibilità e incompatibilità. La nomina inoltre è stata effettuata nel rispetto della normativa regionale vigente in materia come evoluta a seguito della legge regionale del 2014 sulla revisione degli assetti organizzativi della dirigenza generale della Regione”. Lo dice in una nota del Servizio Legislativo la Regione Liguria.
Attacchi invece dal M5S "In spregio ad ogni evidenza, Toti tira dritto per la sua strada e difende a spada tratta la nomina di Giampellegrini a Segretario generale. Che è e resta assolutamente illegittima, come abbiamo denunciato pubblicamente. Lo dice chiaramente l’articolo 24, comma 4, della legge regionale 4 dicembre 2009, n. 59, che recita:
“Gli incarichi di Segretario generale e Direttore generale sono conferiti a dirigenti in possesso di diploma di laurea magistrale ai sensi dell'ordinamento vigente alla data di entrata in vigore della presente legge o di diploma di laurea ai sensi del previgente ordinamento, dotati di professionalità adeguata alle funzioni da svolgere, desumibile da esperienza almeno quinquennale in qualifiche dirigenziali nel settore pubblico o privato ovvero acquisita nell'esercizio di mansioni dirigenziali attribuite ai sensi dell'articolo 2 della l.r. 1/2006 e successive modificazioni ed integrazioni, purché, in quest'ultimo caso, al momento del conferimento dell'incarico possiedano la qualifica di dirigenti, da una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica derivante da formazione universitaria e postuniversitaria o da pubblicazioni scientifiche, da concrete esperienze di lavoro maturate nei settori della ricerca, dell'Università o delle libere professioni”.
Per diventare Segretario generale o Direttore generale, dunque, sino ad oggi occorre essere dirigenti. E l’esperienza maturata nella professione forense da parte di Giampellegrini serve solo a dimostrare l’adeguata professionalità rispetto alle funzioni da svolgere, in alternativa ai cinque anni di anzianità nella dirigenza, ma non alla qualifica, che l’avvocato massese non pare abbia mai ricoperto."
Concinuano i grillini "Toti avrebbe fatto più bella figura ad ammettere l’errore e rimediare. Invece, pur di non riconoscere di aver sbagliato, preferisce arrampicarsi sugli specchi e appellarsi ad altre norme, peraltro guardandosi bene dall’entrare nei dettagli. E, nel tentativo di mettere una pezza tardiva, adesso vuole sopprimere l’intero comma 4, pensando di rimediare al pasticcio. Ma, al momento della nomina di Giampellegrini (che naturalmente è già in carica), doveva essere applicata l’attuale norma e non la legge con la soppressione dei requisiti."
Concludono "Sappia, il governatore, che il M5S non solo farà tutto ciò che può per impedire questa vergognosa “sanatoria”, ma, come già annunciato, sottoporrà la questione all’Autorità sull’Anticorruzione, affinché sia fatta piena luce e chiarezza su una nomina tanto illegittima quanto inopportuna."