Sabato 10 dicembre, alle ore 16:30, presso lo spazio espositivo di Via dei Seirullo 12, ad Albisola Superiore, inaugura la personale di Margherita Ottonello, dal titolo "evoluzione creativa".
L'artista sarà presentata dal critico d'arte Marco Pennone, dalla scrittrice Maria Scarfì Cirone e dall'esperta d'arte Claudia Ghiraldello. La mostra durerà fino al 24 dicembre con orario 16:00-19:00 ed è patrocinata dall'unione provinciale albergatori e prosegue in contemporanea presso il ristorante "La Girotta" a Stella Santa Giustina.
Scrive su di lei il noto critico d'arte Marco Pennone: "Singolare l'iter artistico di Margherita Ottonello: esordisce come pittrice di paesaggi in stile neo-impressionista, poi approda alla pittura su ceramica; infine si rivolge all'informale, con acrilici su tela che liberano grande energia, sono veri e propri vulcani di colori e di forme".
Scrive su di lei la nota scrittrice Maria Scarfì Cirone: "Addolcita da un sentimento poetico, tutto femminile, mi appare l’arte pittorica di Margherita Ottonello, tutta proiettata verso una ricerca attenta, approfondita, rigeneratrice. Si tratta di un’artista decisamente importante, capace di sfogliare il superfluo per giungere all’essenza, attraverso un’opera tenace in cui si riflettono echi di forme e di colori. La Ottonello prende possesso dell’Arte anche nella lavorazione della ceramica e questo la porta a contatto con il mondo dei vasai, là dove il fuoco si impossessa della terra per evidenziarne tutta la grandezza nascosta. Sono costruite con saldezza di pensiero e con sicurezza le composizioni artistiche di Margherita, testimonianza eloquente di una ricca inventiva, unita alla capacità di esaltare il mondo dei valori più eletti".
Inoltre, presso il Bar Dolci Incontri di Albisola Superiore, in Via Garibaldi 3, si tiene l'esposizione di Federica Giorgis, visionabile fino al 12 gennaio. Scrive su di lei il critico d'arte Marco Pennone: "Viaggiatrice dell'Immaginario, Federica Giorgis si fa narratrice in prima persona di storie inenarrabili con la sola voce o con la sola scrittura, ma che ricevono dall'interazione tra immagine visiva e parola detta tutta la loro carica esplosiva di suggestione. Federica Giorgis pare giunta ad un momento di grande ed intensa attività creativa; e sembra aver giocato tutto il suo impegno nell'intuizione che l'Arte può raccontare cose che non si vedono, che non si sentono, che non si toccano, che non si trovano nei luoghi tradizionali, poiché risiedono all'interno di ciascuno di noi, sepolte da secoli di indifferenza, o solo perché non siamo più capaci di guardare "al di là" dell'apparenza e di meravigliarci, di stupirci come sanno ancora fare i bambini..."