Sospensione del servizio di nido estivo, aumento delle rette mensili dell’asilo e delle tariffe per il servizio di ristorazione scolastica. A dire no ai provvedimenti della giunta comunale, alle prese con i tagli per far fronte alla difficile situazione economica del Comune, sono un gruppo di genitori che portano i propri bambini negli asili nido comunali (Asilo nido Aquilone, Arcobaleno, Bollicine, La Giostra, Piramidi, Quadrifoglio, Corredino). E lo hanno fatto attraverso una petizione presentata all’amministrazione comunale, al sindaco Ilaria Caprioglio e al Settore di Pubblica Istruzione.
Sono oltre un cinquantina i sottoscrittori, che dichiarano di risiedere o comunque di operare nel Comune di Savona, a presentare una petizione (ai sensi dell’articolo 8 dello statuto comunale e del regolamento della partecipazione popolare):
“Nell’Estate 2016 il Comune di Savona ha sospeso il servizio di nido estivo del mese di agosto creando molti disagi a tutte quelle famiglie che continuano a lavorare anche nel suddetto periodo. Dal 1° gennaio 2017, invece, ci sarà un notevole incremento (dedicato a tutte le fascie del valore ISEE) delle rette mensili per il servizio asili nido ed un altrettanto aumento delle tariffe a pasto del servizio di ristorazione scolastica. Sempre per il 2017 si prevedono dei tagli o addirittura la soppressione per i servizi nido estivo e campi solari. La giunta comunale ritiene necessario il rincaro dei sopraddetti servizi non per un miglioramento di qualità degli stessi ma perché vi è un forte squilibrio complessivo di cassa; squilibrio sicuramente non creato dai cittadini Savonesi.
Pertanto chiediamo al comune di Savona che per l’anno scolastico in corso le tariffe non vengano modificate e che venga mantenuto il servizio di nido estivo e campo solare, così facendo non si creano spiacevoli incomodi alle famiglie savonesi che ritengono opportuno usufruire di un valido servizio anche e soprattutto in questo periodo di crisi economica dove il dover lavorare degli entrambi coniugi si rende estremamente necessario perché credono nel progetto famiglia e nella crescita e sviluppo della propria città”.
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