Ambrogio Repetto, ex sindaco di Noli, oggi nella lista “Semplicemente Noli”, è profondamente risentito per come il Comune gestisce le tempistiche su interpellanze e bilanci.
“L’Art. 7 e l’Art. 8 del Regolamento del Consiglio Comunale sanciscono testualmente: Le interrogazioni sono presentate al Sindaco e sono sempre formulate per scritto e firmate dai proponenti. (…) Il Sindaco o l’Assessore da lui delegato risponde in forma esauriente, entro trenta giorni, alle interrogazioni e ad ogni altra istanza del sindacato ispettivo presentata dai consiglieri. La risposta è data, di norma, nella prima adunanza del Consiglio che si tiene entro il termine di cui sopra o in forma scritta se il Consiglio Comunale è convocato per la discussione degli argomenti previsti. (…) Il Sindaco è tenuto a riunire il Consiglio comunale, in un termine non superiore a venti giorni, quando lo richieda almeno un quinto dei consiglieri, inserendo all’ordine del giorno gli argomenti dagli stessi richiesti. Queste date qui riportate, dei 30 e dei 20 giorni, non sono mai rispettate”.
Prosegue Repetto: “Il discorso vale anche per il Bilancio Consuntivo 2015 e quello di Previsione del 2016. Mi domando: ma è normale non essere mai puntuali?”
Conclude Repetto: “Sono stufo di sentirmi rispondere che tanto, in caso di sforamento, non ci sono sanzioni. In pratica mi si dice: ‘Non sono previste multe se siamo in ritardo, quindi facciamo come vogliamo’. Questa frase, ‘Non ci sono sanzioni’, ripetuta come un mantra, è ormai diventata il leit-motiv di un amministrazione che accumula più ritardi delle Ferrovie dello Stato”.