Savona - 30 luglio 2016, 08:40

“Non siamo più padroni a casa nostra: no al mega centro accoglienza”: il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio scende in piazza

Ieri il primo cittadino è intervenuto a "Dalla vostra parte":"La nostra è una città accogliente, ma lo deve essere in prima battuta con i savonesi"

“Non siamo più padroni a casa nostra: no al mega centro accoglienza”: il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio scende in piazza

“Non siamo più padroni a casa nostra: no al mega centro accoglienza”. E’ questo il titolo del servizio dedicato a Savona, andato in onda ieri sera a "Dalla vostra parte" su Rete 4, all’interno di una puntata sui profughi.

Diversi gli interventi in studio, da Napoli, a Taranto, alla città della Torretta. Qui in collegamento da piazza Sisto, insieme all’inviato Alessandro Cracco, il sindaco Ilaria Caprioglio insieme a gran parte della giunta.

“L’hub”, ha spiegato il primo cittadino, “secondo quanto la Prefettura ci aveva detto, avrebbe dovuto essere costruito nei locali della Curia. Dovrebbe ospitare richiedenti asilo, per un periodo dalle 24 alle 48 ore, e dalle 40 alle 80 persone”.

“Savona”, ha proseguito la Caprioglio, “è una città accogliente, ma lo deve essere in prima battuta con i savonesi. Abbiamo delle grosse criticità, una forte crisi industriale. Abbiamo savonesi che non sanno dove dormire, alcuni  in macchina e sono nelle liste d’attesa per le case popolari”.

“Non possiamo pensare di essere accoglienti con dei migranti”, ha proseguito, “se non riusciamo a gestire una situazione critica per i nostri cittadini. Soprattutto perché non sappiamo come fronteggiare un flusso costante”.

Diverse le osservazioni dagli ospiti in studio. Un duro attacco è venuto da Gianfranco Librantii, di Scelta Civica: “Il sindaco di Savona dovrebbe sapere che c’è la rete Sprar che risolve questo problema con la microaccoglienza. Non mi meraviglia più di tanto che non sappia nulla, dato che è della Lega. Faccio il suo lavoro da sindaco”.

“Io arrivo”, ha ribattuto la Caprioglio, “dalla società civica. Noi abbiamo un progetto Sprar a Savona per dieci migranti. L’hub però non c’entra nulla e deriva da un accordo tra Prefettura e Curia”.

“A Bologna”, ha replicato Viviana Beccalossi di Fratelli d’Italia, “abbiamo un hub, dove entrano migranti che non hanno avuto neanche gli screening sanitari e si fermano molto più di 24 ore”.

Cinzia Gatti

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