Dopo Legino, anche Conca Verde dice no al campo di prima accoglienza dei profughi a Savona.
Questa sera (29 luglio), presso i giardini di Piazzale Moroni, si è svolto un incontro al quale hanno preso parte circa un'ottantina di persone. "Noi", ha spiegato Pietro Laratta, che ha avuto il ruolo di portavoce, "non siamo razzisti, ma siamo cittadini preoccupati."
"A nostro avviso", ha proseguito, "c'è un problema di sicurezza. Le case sono poste a centinaia di metri di distanza una dall'altra. Se qualcuno decisse di entrare, nessuno se ne accorgerebbe". "Da un giorno all'altro", ha continuato, "sono venuti a tagliare l'erba, pulire e controllare gli scarichi fognari, senza che nessuno ci avvisasse".
"Un comitato di cittadini", ha spiegato Ned Taubl del gruppo Antipolitico Savonese, "ha chiesto di essere ricevuto dal Prefetto. Lui non li ha voluti incontrare, dicendo che non c'era nulla di definito".
Assente la giunta di Savona. Il sindaco Ilaria Caprioglio e gli assessori erano, ospiti della trasmissione “Dalla Vostra Parte” su Rete4, dedicata all'accoglienza dei profughi.
"Noi continuiamo a chiedere un confronto al sindaco e alla Prefettura. Se ci venisse concesso, siamo pronti a manifestare", hanno concluso i cittadini.