La CGIL sta portando avanti una preziosa iniziativa per i lavoratori e cioè la Carta per i diritti universali del lavoro. Di cosa si tratta lo spiega Andrea Mandraccia “La Carta per i diritti universali del lavoro è la riscrittura del diritto del lavoro necessaria anche per adeguare le normative vigente alla realtà esistente oggi su tutto il territorio”
I principi alla base di questa è quello di uguaglianza che travalichi le varie forme e tipologie nelle quali esso si è diversificato e frammentato negli anni.
Continua Mandraccia “Siamo impegnati in un grande confronto che mette al centro le tutele dei lavoratori, in questi anni attaccate e indebolite da un pervicace processo di destrutturazione. Le tutele di tutti, non solo dei subordinati pubblici e privati, la Cgil parla anche a tutta la galassia dei lavoratori parasubordinati, veri o finti autonomi, a professionisti e atipici, flessibili, precari, discontinui.”
La volontà è di estendere i diritti a chi non ne ha e li riscriva per tutti alla luce dei grandi cambiamenti di questi anni, rovesciando l’idea che sia l’impresa, il soggetto più forte, a determinare le condizioni di chi lavora, il soggetto più debole
“Abbiamo da aprile raccolto 4500 firme nella nostra provincia per la carta dei diritti del lavoro e per le tre proposte referendarie che ne sono il cuore. A livello nazionale si parla di oltre 1 milione di firme - 3,300 mila firme per i tre quesiti referendari - spiega Mandraccia - fino a settembre è ancora possibile firmare per la Carta dei diritti dei lavoratori"