Il Coordinamento ligure Gestione Corretta Rifiuti interroga le due candidate a sindaco di Savona, Ilaria Caprioglio e Cristina Battaglia, sulla riconversione della Tirreno Power di Vado. Di seguito i due quesiti
"Vorremmo conoscere la vostra opinione e quale proposta vi impegnate ad appoggiare in merito all’utilizzo del sito della Centrale Termoelettrica Tirreno Power a Vado L., per quanto riguarda la dismissione dei gruppi a carbone recentemente dichiarata dalla società TP. Vi chiediamo di esprimervi non solo sui contenuti della proposta, ma anche sul metodo che vi impegnate a seguire (rispetto della Convenzione di Aarhus che prevede la partecipazione dei cittadini a tutte le decisioni relative alla comunità e al territorio?).
Con riferimento all’ipotesi di utilizzare il sito Tirreno Power per un impianto di trattamento dei rifiuti, vi chiediamo quale sarà la gestione dei rifiuti e quindi il tipo di impianto che sosterrete:
1) IMPIANTO DI TERMOVALORIZZAZIONE DI RIFIUTI O DI PRODUZIONE DI CSS (combustibile solido secondario) per produrre energia elettrica, con gestione incentrata su trattamenti a caldo:
· altre fonti inquinanti, con gravi ricadute sulla salute, per l’emissione totale elevata di diossine e metalli pesanti (anche se in bassa concentrazione nei fumi), in territorio già pesantemente provato anche dalla centrale a carbone e quindi da bonificare, non da perseguitare
· distruzione di enorme quantità di materia preziosa e quindi energia, perchè per essere una seconda volta prodotta o estratta richiederà una quantità tripla dell’energia illusoriamente “recuperata”, con residuo di un terzo di ceneri da smaltire in discarica
· infrastrutture "pesanti", con pochi posti di lavoro ma elevati costi di ammortamento, da alimentare con rifiuti indifferenziati per 25 anni, che azzerano l’impegno dei cittadini e dei comuni virtuosi, deprimendo la RD e inducono a produrre sempre più rifiuti per ammortizzare l’investimento, a carico degli utenti con elevate tariffe TARI ed elevate bollette per elettricità prodotta con incentivi statali (unico caso in Europa)
2) IMPIANTO di separazione a freddo per ulteriore recupero di materia (come previsto dal recente Piano Città Metropolitana di Genova e permesso dal Piano Rifiuti Regionale 2013)
· scelta alternativa per recuperare materia preziosa dall’indifferenziato residuo (RUR), che fa risparmiare energia in quantità tripla: "Fabbrica dei Materiali", già sperimentata, che costa molto meno, si costruisce più velocemente, riduce notevolmente le quantità da smaltire in discarica, comporta più posti di lavoro, non inquina, emette meno gas serra; modulare e flessibile, può essere usata poi per separare impurità dalle crescenti frazioni di raccolta differenziata
· in linea con l’economia circolare indicata dalla Commissione europea, che considera la “termovalorizzazione” (incenerimento con recupero di energia) all’ultimo posto nella gerarchia dei trattamenti solo prima dello smaltimento in discarica;
· previsti dalla strategia rifiuti zero che comprende prevenzione rifiuti, riuso, RD porta a porta, tariffa puntuale (si paga in base a rifiuti residui prodotti e non ai metri quadri dell’abitazione), compostaggio della frazione umida, riciclo e recupero spinto di materia"