Sanità - 12 giugno 2016, 06:00

I denti degli anziani: facciamo chiarezza su un aspetto importante della vita

Una cosa che dico spesso a persone che sono “in là con gli anni” e che sono indecise se ripristinare il loro sorriso è questa: lasciate ai vostri nipoti il ricordo di un nonno sorridente

I denti degli anziani: facciamo chiarezza su un aspetto importante della vita

Cari Lettori, quando si parla di denti degli anziani, nell’immaginario collettivo, si pensa ancora al “vecchietto dei film western” (quello completamente sdentato che, con vocetta stridula, commenta le imprese del pistolero di turno)…

In realtà, grazie ai progressi della medicina ed alle migliorate condizioni di vita, capita spesso di vedere persone che hanno raggiunto l’età della pensione ma che hanno ancora una vita molto attiva, anche per il ruolo sociale ricoperto dai nonni nell’aiutare nella gestione dei bambini famiglie sempre più impegnate lavorativamente. Si aggiunga che, anche in età avanzata, molti continuano a coltivare interessi, praticare attività sportiva, tenere esercitata la mente, mangiare con soddisfazione… insomma avere a tutti gli effetti una vita piena.

In quest’ottica anche il sorriso continua ad avere un ruolo essenziale, sia per godere di una corretta e completa alimentazione, che per sentirsi a proprio agio nelle relazioni sociali.

Molte di queste persone non hanno potuto beneficiare, a suo tempo, di adeguate misure di prevenzione (quelle che, attualmente, fanno sì che sia quasi sempre possibile conservare a lungo i propri denti naturali), ma possono comunque fruire delle moderne terapie per mantenere la dentatura residua o per rimpiazzarla protesicamente, magari con protesi fisse supportate da impianti.

Eliminiamo allora il preconcetto “tanto io sono anziano, non posso più farci niente” o, peggio “tanto sono vecchio, non ne vale la pena” e diamo la giusta importanza ad una parte del nostro corpo che è altrettanto essenziale che avere ginocchia efficienti e occhi che vedono bene.

Avere un sorriso piacevole inoltre aiuta psicologicamente a “sentirsi giovani” anche quando la carta d’identità dice il contrario, quindi controlli regolari ed adeguati interventi terapeutici vanno continuati per tutto il corso della vita, così come si fa per la salute delle altre parti del corpo. Saranno poi le condizioni (e le preferenze) di ciascun paziente a dire se sia meglio utilizzare cure molto sofisticate (che richiedono però anche una attenta manutenzione “a casa”) oppure protesi più semplici (anche una semplice “dentiera”, se ben eseguita e mantenuta, può dare ottime performances sia funzionali che estetiche), purché si mantenga efficiente il proprio apparato masticatorio.

Salvo particolari condizioni patologiche non esiste una età limite per curarsi i denti, io stesso avevo posizionato degli impianti endossei a mia madre quando aveva già più di 80 anni e lei ci ha potuto masticare efficacemente fino a quando è mancata, alla “veneranda” età di 96 anni…

Una cosa che dico spesso a persone che sono “in là con gli anni” e che sono indecise se ripristinare il loro sorriso è questa: lasciate ai vostri nipoti il ricordo di un nonno sorridente, durerà senz’altro più a lungo del denaro che potreste lasciargli risparmiando sulle vostre cure!

Attendo, come sempre, vostre eventuali domande all’indirizzo dottore@attiliovenerucci.it

Buona settimana!

 

Attilio Venerucci

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