Torna l’ora legale e, tra sabato 26 e domenica 27 marzo le lancette dovranno essere spostate in avanti di un’ora alle 2 di notte che, quindi, diventeranno le 3.
Un’ora di sonno in meno, dunque e risvegli assonnati per la mattina di Pasqua dove, però, la maggior parte degli italiani non dovrà puntare la sveglia.
L'introduzione dell'ora legale nasce dalla necessità di risparmiare energia elettrica: nel 1916 la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera al "British Summer Time", che imponeva di spostare le lancette un'ora in avanti durante il periodo estivo e risparmiare così l'accensione di luci elettriche nelle case, ma soprattutto nelle fabbriche. Molti paesi imitarono la Gran Bretagna poiché, in tempo di guerra, il risparmio energetico era una priorità. L'Italia ha iniziato ad "usare" l'ora legale solo nel 1966, nei cosiddetti anni dell'austerity, quindi molti lettori si ricorderanno di quando era valida solamente l'ora solare.
Curiosità:
Tutti gli stati europei adottano l'ora legale, ad eccezione dell'Islanda, della Bielorussia e Russia che hanno scelto di abolire l'ora solare e quindi "utilizzano" la prima tutto l'anno.
L’ora legale fa bene anche all’economia ed infatti pare che si sia voluto calcolare il risparmio economico dato da questa nel 2015 ed è stato calcolato in Italia nella cifra 89 milioni di euro, pari 552,3 milioni di kilowattora
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