“Stasera intorno alle 21 qui a Savona ci sarà la Via Crucis , un evento a livello internazionale a cadenza biennale, una dozzina di gruppi lignei sorretti da decine di camalli, attraverseranno il centro cittadino. A vedere questa processione ci saranno migliaia di spettatori che giungeranno da ogni parte d'Italia e anche da altre nazioni, sono attese troupe televisive da tutta Europa” commenta il professore Roberto Nicolick.
“Ovviamente nelle vie dove transiterà la Via Crucis sarà interdetta la sosta e la viabilità. Di questa penuria improvvisa di posteggi e di grande affluenza, hanno approfittato una ventina di giovani di colore, i quali da stamattina hanno occupato quasi militarmente alcune piazze, in pieno centro, dove è consentita la sosta anche a pagamento e non appena si avvicina un veicolo subito lo circondano, si appoggiano con le mani sul tettuccio affacciandosi all'interno del finestrino e avvicinando il loro ghigno al viso del guidatore, con modi espliciti ed aggressivi chiedono soldi all'automobilista per lasciarlo posteggiare come d'altra parte sarebbe suo diritto. Questi giovinastri hanno approfittato di una giornata di caos a causa di un evento eccezionale per trarne un illecito profitto”.
“La maggior parte degli automobilisti, per evitare noie e eventuali danni alla auto, allungano qualche moneta a questi soggetti, ma non è assolutamente giusto. I cittadini che arrivano nel centro per posteggiare e magari pagare il posteggio al comune di Savona sono costretti a dare i loro denari a dei soggetti che non hanno alcuna titolarità ad esigere soldi. Causando un mancato guadagno alle casse comunali – conclude Roberto Nicolick - Ho sostato nelle vicinanze dei parcheggi e purtroppo non ho visto il transito di nessun mezzo delle forze dell'ordine, immagino impegnati in attività di prevenzione, comunque vedere pezzi di territorio di Savona occupati da questi giovinastri fa davvero male al cuore e soprattutto è degno di nota l'atteggiamento arrogante che manifestano e ahimè la sottomissione degli automobilisti verso un gesto di prepotenza mi rattrista ancora di più”.
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