Politica - 01 marzo 2016, 14:00

"Vitto e alloggio ai rifiugiati e non ad una cittadina italiana di Albenga": il j'accuse di Ciangherotti

"Senza rivoluzione contro questa bieca burocrazia, non riusciremo mai ad abbattere questo Stato ingiusto verso i suoi cittadini"

"Vitto e alloggio ai rifiugiati e non ad una cittadina italiana di Albenga": il j'accuse di Ciangherotti

“Paradossale! Ho verificato di persona presso gli uffici competenti. Se un cittadino italiano perde la casa per uno sfratto e, senza lavoro, non riesce a permettersi un'altra abitazione dove eleggere la propria residenza, viene cancellato dall'elenco dell'anagrafe del Comune e, di conseguenza, senza il domicilio sanitario, perde il diritto al medico di base e alla possibilità di farsi curare in regime mutualistico”. A lanciare l’allarme è Eraldo Ciangherotti, che riporta poi una vicenda reale di Albenga:”Sto seguendo le sventure di una cittadina italiana ultra cinquantenne, sola, disoccupata e, al momento, senza sussidi da parte del Comune”.

“Non ho un gozzo ma, continua in maniera ironica il consigliere di minoranza, se qualcuno me lo presta, mi impegno a far salire a bordo, da un qualunque tratto della nostra costa, gli albenganesi in difficoltà economica, per farli sbarcare sulle spiagge comunali di Albenga a richiedere lo status di profugo”.

“Ai sedicenti rifugiati, continua l’esponente forzista, oggi giorno, è garantito sempre e comunque vitto, alloggio e assistenza sanitaria. Allora, per ottenere un diritto alle cure sancito per legge, dobbiamo dirci tutti profughi? Facciamolo per aiutare anche i nostri connazionali in difficoltà. Senza subire il razzismo al contrario”.

“Senza rivoluzione contro questa bieca burocrazia, non riusciremo mai ad abbattere questo Stato ingiusto verso i suoi cittadini”, conclude Eraldo Ciangherotti. 

 

c.s.

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