Illeciti per la costruzione del ponte sul fiume Pora, il Comune di Finale non può costituirsi parte civile. Il sindaco: "Un nostro tecnico parteciperà al procedimento"

“Si segnala che fra i consulenti di parte nominati c'è anche il consulente del Comune di Finale Ligure, allo stato degli atti questo era l'obiettivo che si era posto l'amministrazione al fine di svolgere la migliore tutela degli interessi della collettività attraverso un tecnico di fiducia che svolga un ruolo attivo nelle operazioni peritali eseguite per accertare i fatti contestati”. Interviene così il sindaco di Finale Ligure, Ugo Frascherelli in seguito all’udienza che si è svolta oggi in tribunale in merito agli illeciti per la costruzione del ponte sul fiume Pora. Questa mattina infatti è stato nominato il consulente tecnico che effettuerà la perizia, ma il giudice Filippo Maffeo ha respinto la richiesta del Comune di Finale Ligure di costituirsi parte civile nel procedimento.

“La costituzione in parte civile del Comune non è stata accolta dal giudice, questo avviene dal punto di vista formale in quando non c’è ancora la formulazione del capo di imputazione a carico degli indagati – afferma il sindaco - Volontà del Comune di Finale Ligure era di potersi formare un’idea completa su quanto accaduto, il giudice ha inoltre ammesso che il tecnico di fiducia del Comune possa partecipare a questo accertamento. Ci auguriamo che la giustizia faccia chiarezza sulla vicenda nel più breve tempo possibile”.

Incaricato di verificare la veridicità e la consistenza del quadro accusatorio, sarà l'ingegnere genovese Antonio Chirico. Sono attualmente cinque gli iscritti al registro degli indagati per i presunti illeciti commessi nella costruzione del ponte sul fiume Pora: nell’elenco rientrano l’ex sindaco di Finale Ligure Flaminio Richeri, l’ex vicesindaco Giovanni Ferrari e il dirigente capo del settore urbanistica e lavori pubblici del Comune di Finale Giancarlo Ponte accusati di abuso d’atti d’ufficio. Risultano invece indagati per truffa due professionisti che si erano occupati della progettazione e della realizzazione della struttura.

Gli accertamenti, coordinati dal pm Cristiana Buttiglione, vanno avanti ormai da diversi mesi. In passato il Tribunale di Savona aveva già indagato sulla struttura, ma poi la pratica era stata archiviata nella sede istruttuoria. Lo scorso 7 agosto era stato lo stesso Giovanni Ferrari a dare notizia della ricezione della comunicazione giudiziaria per abuso d’atti d’ufficio.