Eventi - 11 febbraio 2016, 18:15

A Savona il concerto "Una valigia a Berlino"

Sabato alle ore 20,45 presso la Sala del "Casino di Lettura".

A Savona il concerto "Una valigia a Berlino"

L'Istituto di cultura italo-tedesco, ICIT Savona, organizza per Sabato 13 febbraio, alle ore 20,45, nella Sala del "Casino di Lettura", in Via Paleocapa 4, a Savona, il concerto "Una valigia a Berlino", canzoni e musiche del Kabarett berlinese tra le due guerre.

Gli anni venti sono per Berlino un periodo tumultuoso, intensissimo, di grandi trasformazioni che portarono la capitale tedesca, vera fucina di avanguardie,  a diventare il centro della cultura europea.  Sono i  “Goldene Zwanziger”,  i magnifici anni '20. Artisti, musicisti e scrittori si ritrovavano nei numerosi locali: tra i più noti il Café  Bauer sull'Unter den Linden, il Café des Westens sul Kurfürstendamm e  il Romanisches Café a Charlottenburg,  dove si incontravano intellettuali quali Bertolt Brecht, Kurt Weill, Otto Dix, Max Liebermann, Erich Kästner, Joachim Ringelnatz, Billy Wilder e molti altri. A teatro Josephine Baker faceva conoscere il charleston e Brecht presentava  l'"Opera da tre soldi" che divenne subito un successo mondiale.

La produzione cinematografica annoverava artisti come Wiene, Fritz Lang, Ernst Lubitsch, Friedrich Wilhelm Murnau e Georg Wilhelm Pabst che crearono dei classici intramontabili:  “Das Cabinet des Dr. Caligari” del 1920,  "Nosferatu il vampiro"del 1922, "L'ultima risata" e i “Nibelunghi” del '24,  “Metropolis” del 1927, "Il vaso di Pandora" del 1929 e "M. Il mostro di Düsseldorf" del 1931.  Nel 1930,  il film “Der blaue Engel” ("L'angelo azzurro") di Joseph von Sternheim segnò l'inizio della carriera di Marlene Dietrich.

La straordinaria vivacità culturale e umana della città si prolunga quindi fino agli anni  trenta e allo scoppio della guerra. Il Concerto che l'Istituto di Cultura Italo-Tedesco ICIT Savona, in collaborazione con il Consolato di Germania ed il Goethe-Institut, presenta a Savona, è interpretato in lingua tedesca dalla Soprano Yvetta Martos, concertista e docente di canto in Baviera, accompagnata al pianoforte da Dario Bonuccelli, e ripercorre alcuni decenni di storia  berlinese, attraverso canzoni come "L'aria di Berlino", quasi un inno della cittá che si trasforma con lo sviluppo industriale, le frizzanti canzoni dal film "L'angelo azzurro", rese famose da Marlene Dietrich e quelle altrettanto note composte da Kurt Weill per "L'opera da tre soldi " di Brecht. 

Con "Lili Marleen", negli anni trenta, si giunge ormai ai bagliori della guerra.  La canzone tradotta in quasi tutte le lingue dei paesi in conflitto, diventerá poi inno nostalgico dei combattenti su tutti i fronti.

Si rivive l'atmosfera  della Berlino tra le due guerre, il centro culturale piú importante del continente, che è tornata ora ad essere un polo d'attrazione a livello internazionale, la città in cui, come dice la canzone, si vorrebbe lasciare sempre una valigia, per aver un'occasione  di ritorno. 

 

c.s.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A SETTEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU