“Pensare di risolvere i problemi penitenziari di Savona e provincia adattando una parte della Scuola di Polizia Penitenziaria di Cairo Montenotte a prigione è una proposta inutile e demagogica ancor prima che impraticabile. E se proviene dal primo cittadino di Cairo è davvero imbarazzante, perché dimostra di non sapere quel che dice e non conoscere il suo territorio”.
Dura presa di posizione di Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, rispetto alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal sindaco di Cairo Montenotte, Fulvio Briano, sull’ipotesi di realizzare un nuovo carcere in Valbormida.
“Briano non sa, o fa finta di non sapere, che la Scuola di Cairo Montenotte è una struttura di eccellenza nella formazione e nell’aggiornamento professionale degli appartenenti non solamente al Corpo di Polizia Penitenziaria ma anche alle altre Forze di Polizia. Se n’era parlato diffusamente qualche tempo in un nostro convegno a Cairo, dove Briano era relatore, e dove avevano lanciato la proposta di realizzare un carcere modulare a Cengio. Evidentemente, quella sera, il primo cittadino cairese era distratto…”, prosegue il leader del primo Sindacato dei Baschi Azzurri. “Non servono proposte farlocche per risolvere problemi reali. Savona e provincia hanno bisogno di un nuovo carcere, di almeno 300 posti letto, e la Valbormida ha le aree idonee per costruirlo. E costruirne uno nuovo vuol dire non solo risparmiare soldi pubblici rispetto a soluzioni tampone ma creare posti di lavoro sul territorio che, per un sindaco, dovrebbero essere un impegno ed un interesse. Come SAPPE, primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, ribadiremo oggi la nostra posizione – ossia la realizzazione di un nuovo carcere a Cairo Montenotte - al Ministro della Giustizia Andrea Orlando, che incontrerò nella sede del Guardasigilli a Roma. Savona e provincia hanno bisogno, con urgenza, di un nuovo carcere, non di parole al vento…”.