Vertice del Pd a Savona per le Primarie: "mission impossible" ricucire le lacerazioni

Si annunciano scintille questa sera tra Fulvio Briano e Livio Di Tullio alla riunione che si terrà nel Pd a Savona. Scopo dell’assemblea dell'unione comunale è stilare le regole delle Primarie, dal quale dovrà uscire il nome del candidato sindaco del Partito Democratico, programmate per il prossimo 6 marzo. Consultazioni interne che non hanno mancato già di dare fuoco alle polveri nelle scorse settimane., in particolare dopo l’annuncio di Briano di voler candidare Cristina Battaglia.

Dopo tale notizia il partito, già seriamente segnato da lotte interne per la scelta del nome del sindaco, si è ufficialmente spaccato. Da un lato abbiamo il fronte formato da Di Tullio, Pasquali, Sorgini e Giacobbe che chiede a gran voce le Primarie, dall’altra Briano, Martino e altri esponenti politici convinti che le consultazioni interne serviranno solo a dividere ulteriormente il partito. Vedi quanto successo ad inizio 2015 con Paita e Cofferati e consegnare così, dopo la Liguria, anche Savona alla destra o al M5S.

Una rottura che non ha mancato di attirare l’attenzione dei vertici nazionali che la scorsa settimana hanno convocata Di Tulllio e mercoledì incontreranno nuovamente a Roma gli esponenti del PD. L’obiettivo ovviamente è trovare insieme una mediazione e smettere così di discutere.

L’interrogativo però che si pongono in molti e se non sia troppo tardi per superare le lacerazioni. Se tutte le discussioni interne non abbiano ormai disaffezionato gli elettori di sinistra, stanchi di vedere i politici discutere di poltrone e non programmi, replicando lo schema andato in scena con la Paita. In una città come Savona che ha invece bisogno di idee concrete e reali per ripartire.