Alassino - 24 dicembre 2015, 11:15

Andora, demolizione per i manufatti abusivi del campeggio dell’ ex Ariston: il Comune respinge le istanze di condono

Si tratta di manufatti edilizi fatiscenti di vario genere che un tempo avevano destinazione turistico ricettiva, realizzati abusivamente all’interno dell’ex campeggio “Mare e Sole” che ora versa in stato di forte degrado ed abbandono.

Andora, demolizione per i manufatti abusivi del campeggio dell’ ex Ariston: il Comune respinge le istanze di condono

Ingiunzione per la demolizione per le opere edilizie eseguite in assenza di permesso di costruire che occupano un’ area di 1600 metri quadrati all’interno di quello che era il campeggio dell’ex Complesso Ariston e per le quali il Comune ha respinto le istanze di condono. 

Si tratta di manufatti edilizi fatiscenti di vario genere che un tempo avevano destinazione turistico ricettiva, realizzati abusivamente all’interno dell’ex campeggio “Mare e Sole” che ora versa in stato di forte degrado ed abbandono.
Nei giorni scorsi, l’Ufficio Sportello Unico dell’Edilizia del Comune di Andora, ha trasmesso l’ordinanza di demolizione ai proprietari che hanno 90 giorni per ottemperare alla rimozione dei manufatti e alla messa in pristino delle aree. Se non lo faranno, l’area occupata dalle opere passerà, di diritto e gratuitamente, nel patrimonio del Comune. Le opere di demolizione, in caso di non ottemperanza, saranno realizzate dal Comune, a carico dei responsabili degli abusi e saranno applicate le sanzioni previste dalle normative vigenti.

Potrebbe chiudersi un iter burocratico iniziato nel 1995, con le nove istanze di condono presentate dalla allora proprietà che nel frattempo ha venduto.
L’ingiunzione di demolizione segue al provvedimento di diniego dei condoni, notificato dal Comune e divenuto definitivo perché non impugnato.

Inoltre, nell’agosto del 2014, a seguito di un sopralluogo dalla Procura e dalla Guardia di Finanza, a cui avevano partecipato anche il sindaco Mauro Demichelis ed i tecnici del Comune, gli Uffici avevano verificato e contestato che alcuni immobili oggetto di condono erano stati manomessi o parzialmente o totalmente demoliti, arbitrariamente modificando lo stato dei luoghi in assenza di autorizzazione edilizia.

“Si aggiunge un altro importante tassello al lavoro constante voluto dall’Amministrazione per cercare di risolvere le problematiche causate da un’area che, pur essendo totalmente privata, è un’evidente ferita nell’urbanistica e nel decoro cittadino oltre che un problema per la sicurezza pubblica – ha dichiarato il sindaco Mauro Demichelis - Se il Comune ne diverrà proprietario, provvederemo alla demolizione delle opere abusive che occupano un’area vasta. Abbiamo utilizzato tutti gli strumenti a disposizione degli uffici per fare in modo che la proprietà bonifichi l’intero complesso e lo metta in sicurezza. Siamo disposti, se necessario, anche a andare in Consiglio per cambiare il Piano Regolatore, ma si tratta, ne siamo consci tutti, di un cammino burocraticamente molto lungo”.

Il Comune di Andora, inoltre, nell’estate 2015, ha provveduto ad effettuare, un ‘opera di pulizia di parte dei rifiuti presenti nel complesso, dove vi erano anche i dormitori abusivi. Anche in questo caso, per i costi dell’intervento, sono a carico della proprietà. La costante presenza degli operai nell’area aveva allontanato i venditori abusivi che, in passato, lo hanno utilizzato come deposito merci.

r.g.

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