“Il PD non ha avuto il coraggio di ammettere le mancanze del bando di gara relativo alla gestione del museo archeologico. Evidentemente deve tutelare l’assalto delle cooperative nella gestione dei luoghi della cultura economicamente redditizi come il Priamar” commenta il deputato del Movimento 5 Stelle Simone Valente.
"Questa mattina abbiamo interrogato il Ministero dei Beni Culturali riguardo alla mancata interpellanza preventiva della Soprintendenza nella redazione del bando per la gestione del Museo Archeologico sul Priamar. Il Ministero riconosce come la Soprintendenza Archeologia rappresenti a livello territoriale l’ufficio del Ministero dei Beni Culturali, lamentando la sua mancata preventiva consultazione, ma permettendo che l’attività di studio e ricerca del Museo Archeologico sia fortemente penalizzata".
"Il Ministero, infatti, ammette a mezza voce che il bando non è tecnicamente corretto, ma evita di esplicitarlo troppo visto che il Partito Democratico opera da tempo per regalare alle cooperative la redditizia gestione del business della cultura - prosegue - Leggo con stupore le dichiarazioni rassicuranti della deputata savonese Anna Giacobbe, che era presente in commissione ed ha sentito con le sue orecchie la risposta del sottosegretario. Evidentemente era presente solo per fare il cane da guardia al PD locale”.
“Il PD, dopo aver approvato il definitivo sfregio del Priamar con un’orrenda, costosa e impattante passerella appesa alla cinta muraria che verrà costruita a breve, si prepara a consegnare l’intero complesso alle cooperative. Questo bando è solo il primo passo per consegnare alle cooperative l'intera fortezza per poi espandersi a macchia d'olio su tutto il territorio ligure” conclude il deputato grillino Valente.