Politica - 15 dicembre 2015, 14:16

Savona, no al "Piano Casa": i consiglieri Acquilino e Zunino presentano una mozione in consiglio comunale

"Chiediamo che il sindaco e la giunta si impegnino a contrastare le modifiche. In particolare chiediamo che la legge sul Piano Casa non venga applicata sulla zona litoranea, nelle aree rurali - agricole e sul centro storico"

Savona, no al "Piano Casa": i consiglieri Acquilino e Zunino presentano una mozione in consiglio comunale

Una mozione per contrastare la proposta di legge regionale del Piano Casa e le nuove modifiche approvate sulla L.R. 3/11/2009 n.49. I consiglieri del comune di Savona, Franco Zunino di Rifondazione Comunista e Sergio Acquilino di Sel, hanno presentato un documento per chiedere al consiglio comunale, che sarà convocato giovedì 17 dicembre, di esprimersi sul Piano Casa.

Afferma il consigliere di maggioranza Sergio Acquilino: “La mozione che abbiamo presentato chiede un “NO” alle modifiche del Piano Casa proposto dalla giunta Regionale. Chiediamo che il sindaco e la giunta di Savona si impegnino a contrastare le modifiche e ad apportare all’esame del consiglio comunale una delibera che limiti l’applicazione di questa legge ad alcune zone di questa città. In particolare chiediamo che la legge sul Piano Casa non venga applicata sulla zona litoranea, nelle aree rurali - agricole e sul centro storico”.

Nella mozione viene chiesto alla giunta e al sindaco di “esprimere  formalmente la ferma ed assoluta contrarietà dell’Amministrazione comunale di Savona alle modifiche proposte dalla Giunta Regionale alla L.R. 3/11/2009 n.49 "Piano casa”; di impugnare innanzi alla Corte Costituzionale la nuova legge, se approvata nel testo, pur emendato, proposto dalla giunta Regionale, per violazione delle competenze comunali in materia di pianificazione urbanistica e dell'art. 9 della Costituzione; di escludere dalla applicazione della legge tutte quelle porzioni del territorio comunale di pregio ambientale, storico od artistico, quali ad esempio le aree agricole, il litorale ed i centri storici; e a richiedere ai vertici della Regione Liguria l’apertura di un confronto permanente che preveda la partecipazione dei responsabili dei settori Urbanistica della Regione e degli Enti locali in merito alla applicazione delle nuove norme introdotte dalla normativa in questione”.

 

Di seguito il testo della mozione: 

 

PREMESSO

- che in data 19 ottobre 2015 la Giunta regionale ha deliberato la proposta di legge di modifica della L.R. 3/11/2009 n.49 "Nuovo piano casa della Regione Liguria”;

- che le modifiche sono state giustificate principalmente se non esclusivamente con la necessità di consentire ampliamenti del costruito esistente e nuove edificazioni per far  fronte alla congiuntura economica negativa;

- che ciò contrasta apertamente con i principi di salvaguardia dell'ambiente, del patrimonio storico ed artistico e di tutela del paesaggio previsti dall'art. 9 della Costituzione;

- che in particolare vengono permesse nuove costruzioni in alcune zone parco ove prima erano vietate;

- che vengono permessi ampliamenti di volumi e nuove costruzioni anche in zone del territorio comunale non edificabili, con gravi conseguenze non solo per l'ambiente ma anche in materia di rischio idrogeologico;

- che vengono consentite modifiche di destinazione di uso senza vincoli consentendo così la cancellazione delle destinazioni di uso produttive (artigianali, commerciali e turistiche) in favore della più redditizia destinazione di uso residenziale;

- che ciò determina un sostanziale impoverimento della offerta commerciale e turistica che, se sommato alla compromissione dell'ambiente e del paesaggio insiti negli obiettivi della legge, mette in grave pericolo l'economica turistica della nostra regione;

- che la sostanziale sottrazione di competenze pianificatorie ai comuni non può certo dirsi superata dall'emendamento proposto in commissione che prevede la possibilità per i comuni di escludere alcune zone del territorio comunale dalla applicazione della legge;

- che l'abrogazione dell’obbligo di contribuire all’edilizia residenziale pubblica da parte degli interventi riconducibili al “Piano casa” (art.5 comma 3, lettere a e b) oltre a rappresentare un grande regalo alla speculazione edilizia costituisce anche un duro colpo alla esigenza di soddisfare il bisogno abitativo per le fasce di cittadini a reddito basso;

- che i nuovi interventi sono consentiti anche nelle zone comunali di pregio, quale la fascia costiera o i certi storici;

RITENUTO

- che in data 25/11/2015 con deliberazione n. 8 il Consiglio delle Autonomie locali della Liguria ha espresso parere negativo in ordine al D.L. n.26 del 22.10.2015: Modifiche alla Legge Regionale 3 Novembre 2009, n.49 (Piano casa) ed ha proposto osservazioni alla legge in oggetto  finalizzate a:

1) stabilire un termine di efficacia della legge al fine di sancirne il carattere di straordinarietà e la temporaneità della deroga agli strumenti urbanistici;

2) adottare un carattere di riqualificazione complessiva anche attraverso l’imposizione di standard energetici sugli interventi ammessi assumano;

3) affermare la potestà per i Comuni di escludere, in base alla propria pianificazione, parti di territori dall’applicazione della normativa prevista dal “Piano casa”

4) sancire l’obbligo agli Enti parco di coinvolgere  i Comuni  per un parere consultivo gli interventi su edifici insistenti nel territorio di loro competenza; 

5) abrogare per gli interventi di sostituzione edilizia e delocalizzazione la possibilità  di incremento di sedime occupato da costruzioni e mantenimento  dell’interdizione di interventi di ampliamento in quelle zone ove i piani di bacino la escludono;

6) precisare con il massimo dettaglio le volumetrie ammesse a demolizione e ricostruzione con incremento volumetrico, escludendo ogni premialità per le cubature eccedenti quelle già previste;

7) ribadire la centralità delle amministrazioni locali nella gestione dei percorsi di autorizzazione edilizia, siano essi relativi a progetti in convenzione o a conferenze dei servizi.

- che solo una minima parte di queste osservazioni sono state recepite dalla giunta regionale

Tutto ciò premesso il Consiglio Comunale

IMPEGNA SINDACO E GIUNTA

- ad esprimere  formalmente la ferma ed assoluta contrarietà dell’Amministrazione comunale di Savona alle modifiche proposte dalla Giunta Regionale alla L.R. 3/11/2009 n.49 "Piano casa";

- ad impugnare innanzi alla Corte Costituzionale la nuova legge, se approvata nel testo, pur emendato, proposto dalla giunta Regionale, per violazione delle competenze comunali in materia di pianificazione urbanistica e dell'art. 9 della Costituzione;

- ad escludere dalla applicazione della legge tutte quelle porzioni del territorio comunale di pregio ambientale, storico od artistico, quali ad esempio le aree agricole, il litorale ed i centri storici;

- a richiedere ai vertici della Regione Liguria l’apertura di un confronto permanente che preveda la partecipazione dei responsabili dei settori Urbanistica della Regione e degli Enti locali in merito alla applicazione delle nuove norme introdotte dalla normativa in questione.

Debora Geido

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