Attualità - 26 novembre 2015, 16:40

L'autonomia del porto di Savona cancellata in 19 articoli

Istituite 14 Autorità con la cancellazione di 10 delle attuali, compresa quella della città della Torretta

L'autonomia del porto di Savona cancellata in 19 articoli

Diciannove articoli per dire addio all'autonomia del porto di Savona. Sono quelli contenuti nella bozza del decreto di riforma della portualità firmato dal ministro dei Trasporti Graziano delrio e destinato a modificare profondamente la governance della portualità italiana.

Sono istituite quattordici Autorità di sistema portuale con la cancellazione di 10 delle attuali Authority. Tra questa Savona, che sarà accorpata con Genova e prenderà il nome di Authority del Mar Ligure Occidentale; stessa sorte per Marina di Carrara che confluirà su La Spezia. L’Autorità di Sistema, che dal punto di vista giuridico diventerà un ente pubblico non economico di rilevanza nazionale ad ordinamento speciale, dotato di autonomia gestionale e finanziaria, avrà sede – per quanto riguarda l'area centrale ligure – a Genova.  
Si stabilisce che il bilancio dell'Autorità portuale di Savona resterà distinto da quello dell'Autorità di sistema “fino alla chiusura dell'esercizio finanziario in corso all'entrata in vigore del presente decreto”. Il che significa che se il decreto approvato entro la fine dell'anno,  il bilancio 2016 sarà unico per Genova e Savona.  Il porto di Savona – Vado Ligure avrà un suo direttore di scalo, nominato dal presidente dell'Autorità di sistema e la cui attività sarà coordinata da Genova dal segretario generale dell'Autorità di sistema.

Oltre al presidente e al segretario generale, l'Autorità di sistema avrà come organo collegiale un comitato di gestione composto dal presidente (nominato dal ministro sentita la Regione), da un componente designato dalla Regione, da un componente designato dal sindaco della città metropolitana (Genova nel caso ligure), da un componente designato dal sindaco di città già sede di Autorità Portuale (in questo caso Savona), da un rappresentante dell'Autorità Marittima. Il comitato di gestione delibera sul piano regolatore di sistema (cioè unico), sul piano operativo triennale, delibera, su proposta del presidente, sulle autorizzazioni e concessioni, determinando l'ammontare dei canoni. 

Il decreto prevede l'istituzione di due organi consultivi:il Tavolo di partenariato della risorsa mare, che avrà sede a Genova presso l'Autorità di sistema, e una commissione, con sede a Savona, presieduta dal comandante del Porto e composta da 6 rappresentanti dei lavoratori del porto e da 6 rappresentanti degli imprenditori: si occuperà, esprimendo pareri, di organizzazione del lavoro.
 “Decorsi due anni dall’entrata in vigore del decreto – specifica l'articolo 6 della riforma Delrio - , con decreto del presidente del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti possono essere modificate le Adsp. valutati i volumi di passeggeri e merci”.

Redazione

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