"Le Autorità Portuali non devono essere parte della pubblica amministrazione, ma dei manager competitivi". Presa di posizione molto forte di Debora Serracchiani, oggi intervenuta in Sala Rossa a Savona per parlare dei porti all"incontro promosso del Partito Democratico.
"La riforma ha precisato il presidente del Friuli Venezia Giulia, che il settore attende dal 1994, non parla di annessione, né di fusione, ma della creazione di Autorità di Sistema Portuale. Sinergie che permetteranno di essere competitivi. Se i porti generano numeri e traffici bene, in caso contrario verranno soppressi".
Una posizione molto forte, in difesa della riforma promossa dal Ministro Delrio che prevede una Governance comune tra Genova e Savona.
"Siamo arrivati al decreto attuativo, ha sottolineato la Serracchiani, quindi manca poco perché si concretizzi. È ora di iniziare a parlare di contenuti e non solo più di contenitori, altrimenti in Europa ci asfaltano".
"Siamo europei, quindi guardiamo all'Europa. Quando ci hanno chiesto quanti corridoi per i i porti avevamo, l'Italia ha detto di averne 55. Un paese che non fa scelte è in grave difficoltà. Le 24 Autorità Portuali, ha proseguito l"esponente del PD, hanno chiesto 10 miliardi di euro per i miglioramenti infrastrutturali: a cantiere ne è previsto meno di uno. Intervenire è fondamentale".
"Qua non si tratta di campanilismo, ma di creare sinergia per generare una competitività che non abbiamo", ha concluso la Serracchiani.