Due premi molto ambiti, circa 10 etti complessivi di pregiatissimo tartufo bianco e un solo inconfondibile profumo: quello del più prezioso fungo che la terra possa offrire. Lo scorso 25 ottobre il giovane tartufaio cairese Umberto Palizzotto è stato insignito di ben due premi particolarmente ambiti nel corso dell’evento acquese, la Mostra regionale del tartufo, ossia quello per la “Miglior composizione di tartufi bianchi” e quello per il “Miglior esemplare di tartufo bianco”. Nel corso dell’undicesima Mostra, manifestazione che si svolge all’interno della più ampia “Acqui e Sapori”, i tartufi in concorso sono stati valutati da una giuria di esperti, i quali ne hanno analizzato le caratteristiche che rendono il prodotto una vera e propria eccellenza: l’integrità del corpo fruttifero, la gradevolezza estetica dell’esemplare, la compattezza, il colore, la fragranza. I tartufi premiati sono tutti provenienti dalla Valbormida, ulteriore conferma delle grandi potenzialità di questa terra, ormai innegabilmente entrata a pieno diritto nel circuito della produzione enogastronomica di alto livello. L’Associazione tartufai e tartuficoltori liguri, che ha sede a Millesimo e che ormai da trent’anni si adopera per la valorizzare il tartufo in Liguria, è oggi più che mai attiva nella promozione del prodotto a tutto tondo, con numerose partecipazioni ad eventi di grande rilievo, quali l’Expo di Milano, e la presenza attiva e costante in manifestazioni locali in espansione, come la Festa Nazionale del Tartufo di Millesimo; i premi assegnati domenica 25 ai tartufi valbormidesi in terra piemontese non sono che la conferma che la qualità del prodotto nostrano non ha nulla da invidiare a quello proveniente dalle zone limitrofe tradizionalmente individuate come terra d’origine del tartufo bianco di pregio.