Il decreto legge sugli Enti Locali, insieme ai tagli nei trasferimenti a Comuni e Regioni, ha previsto anche una sforbiciata di circa 2,3 miliardi al comparto Sanità. Saranno 208 le prestazioni diagnostiche messe fuori copertura, così come indicato della bozza di decreto che il ministero della Salute ha presentato ai sindacati di categoria. Una lista cui medici e operatori sanitari dovranno adeguarsi prima di prescrivere visite o esami. In assenza di gravi e conclamate patologie – infatti – analisi, visite specialistiche, risonanze magnetiche e tac saranno a carico del cittadino. Significa che coloro he non hanno disponibilità economiche non potranno curarsi. Dal punto di vista sociale, l’Italia governata da Matteo Renzi farà un salto indietro di oltre 50 anni. Allineandosi, verrebbe da dire, a quanto accade già oggi in quella Patria delle Democrazia che sono gli Stati uniti d’America, se non fosse che laggiù - negli States – il prelievo fiscale è di gran lunga inferiore a quello italiano.
La salute, insomma, sta diventando un lusso ogni giorno di più, sebbene siano più d’uno già oggi coloro che - facendo fatica a mettere insieme il pranzo con la cena - rinunciano ad un esame dal ticket particolarmente esoso.
E allora vediamo per quali prestazioni dovremo mettere mano al portafogli.
Cure dentali
La copertura è prevista per i ragazzi fino ai 14 anni e per le persone con acclarati problemi economici. Il compito di fissare le soglie dell’indigenza economica è demandato alle Regioni (non propriamente un garanzia). La bozza del documento “si limita a omogeneizzare le condizioni già applicate definendo esplicitamente i criteri utilizzati e specificando per ciascuna prestazione quali sono i soggetti beneficiari (minori fino a 14 anni, vulnerabili per motivi sanitari, vulnerabili per motivi sociali), lasciando comunque alle Regioni il compito di fissare le soglie di reddito o di Isee che discriminano la vulnerabilità sociale”. Le prestazioni di odontoiatria interessate sono 35 su 180 (20% circa).
Test allergologici
Fra le voci che verranno sottoposte a controlli più rigidi anche l’allergologia. Alcuni test allergologici e le immunizzazioni (i vaccini) dovranno essere prescritti solo a seguito di visita specialistica allergologica.
Esami di laboratorio
Il contenimento dei costi interessa gli esami di laboratorio, anche se va detto che in molti casi sono pagati dai cittadini non esenti da ticket. Comunque la bozza ministeriale ci mette del suo – e del nuovo -, eliminando tendenzialmente i controlli generici. In alcuni casi, quando mancano fattori di rischio – per esempio, familiarità, ipertensione, obesità, diabete, malattie cardiache – il colesterolo e i trigliceridi potranno essere ripetuti ogni tre anni. Restano sotto l’ombrello del servizio pubblico le diagnosi e il monitoraggio di alcune patologie, come la fibrosi cistica. Con tutta probabilità sarà compilato un elenco delle malattie ammesse a controllo preventivo.
Tac e risonanze magnetiche
Per la diagnostica per immagini il provvedimento si è concentrato solo su Tac e Risonanze magnetiche degli arti e la Risonanza magnetica della colonna con mezzo di contrasto (in Italia pare vi si ricorra più che in ogni altro Paese europeo), per un totale di 9 prestazioni. Il Ministero ritiene che la prescrizione di queste prestazioni secondo i livelli di appropriatezza proposti possa contribuire anche a ridurre le liste di attesa.
Dialisi
Per quanto riguarda la dialisi, “le condizioni di erogabilità sono riservate alle metodiche di base (domiciliari e ad assistenza limitata) che risultano appropriate solo per pazienti che non presentano complicanze da intolleranza al trattamento e/o che non necessitano di correzione metabolica intensa. Si tratta di 2 prestazioni”.
Medicina nucleare
Circa la medicina nucleare (scintigrafia, Pet), la prescrizione adeguata viene confinata a quattro prestazioni di carattere prettamente specialistico (previa, dunque, prescrizione del medico specialista), per le quali sono definite condizioni di erogabilità e indicazioni prioritarie, connesse soprattutto a patologie tumorali.
Medicina difensiva
Riguarda tutte le questioni legate alle responsabilità medico legali conseguenti alle cure prestate. Si tratta di un argomento cruciale che non solo costa al sistema sanitario, ma incide sull’efficienza e sul funzionamento. In questi anni il numero delle denunce è cresciuto notevolmente, nonostante ben l’80% di esse siano risultate infondate. Tra le soluzioni, che potrebbero essere adottate, è prevista la distinzione tra medico dipendente e libero professionista in caso di errore presunto. Nel caso di medico dipendente dal servizio pubblico , la responsabilità civile sarà di natura extracontrattuale con tempi di prescrizione fissati a cinque anni. Infine ci dovrebbe essere l’obbligo di una preventiva conciliazione con il cittadino per le strutture pubbliche.