Attualità - 25 settembre 2015, 16:45

La Capitaneria di Porto di Savona non si adegua ai nuovi quiz per patenti nautiche: la denuncia di Confarca

“Oltre un anno d’attesa e nessuna trasparenza, stop al patentificio”

La Capitaneria di Porto di Savona non si adegua ai nuovi quiz per patenti nautiche: la denuncia di Confarca

Più di un anno di attesa ed un nuovo, improvviso stop che sta scatenando un vespaio di polemiche tra gli operatori del settore. È diventato ormai un caso l’adeguamento alle nuove modalità d’esame per le patenti nautiche del dipartimento della Capitaneria di Porto di Savona.

Nonostante le pressioni della Direzione Marittima di Genova, che nel 2014 ha obbligato tutte le capitanerie liguri ad adottare i quiz nelle prove, Savona continua ad essere l’unico distretto a non essersi adeguato, proseguendo da più di un anno con il vecchio sistema di valutazione che secondo gli operatori avrebbe aperto la strada ad una sorta di patentificio.

L’introduzione dei nuovi quiz, prevista tra giugno e settembre, è slittata a gennaio del 2016: decisione, stando alla nota degli uffici della Capitaneria, per venire incontro agli operatori che ancora non si sono adeguati alla nuova modalità di formazione dei candidati alla patente.

La denuncia dei responsabili del settore nautico di Confarca a fronte di una decisione “inopportuna e priva di trasparenza” non si fa attendere: da questi ritardi di oltre un anno deriva la sistematica violazione delle normative per contrastare il fenomeno della migrazione degli aspiranti patentati verso la Liguria.

“È certamente curioso che a Savona arrivano da ogni parte d’Italia nuovi candidati alla patente , in violazione con il decreto legislativo 59 del 2010 che obbliga i candidati a sostenere le prove d’esame nella zona marittima di appartenenzaafferma il rappresentante regionale delle Scuole Nautiche della Lombardia di Confarca, Marco Morana Il distretto territoriale che abbraccia Lombardia, Liguria e Piemonte rischia di trasformarsi in una fabbrica di patenti in cui è più facile, con i vecchi quiz, essere promossi”.

Confarca lamenta che la decisione di un ulteriore slittamento della modalità a quiz sarebbe stata presa a porte chiuse, con un solo circolo della Lega Navale.

“Chiediamo alla Capitaneria di Porto di Savona con quale criterio sono stati scelti gli interlocutori e su quale base è stata verificata la volontà degli operatori di continuare con il vecchio sistema per il conseguimento delle patenti” dichiara il segretario nazionale del settore Nautico di Confarca, Adolfo D’Angelo. 

c.s.

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