“E’ abbastanza paradossale che una vicenda privata, come quella del licenziamento dei due lavoratori di ATA, abbia determinato la sospensione della discussione del forno crematorio”. Sara Vaggi e Luca Pesce, presidente e direttore tecnico della multiservizi del comune di Savona, intervengono in prima persona sulla vicenda. Oggi i dirigenti hanno voluto raccontare la loro “verità” sul provvedimento adottato nei confronti dei due lavoratori e a margine hanno parlato anche di questo argomento.
Giovedì a Palazzo Sisto si è svolta la prima Commissione Consiliare, nella quale si è parlato del parcheggio interrato del Sacro Cuore e della realizzazione del secondo nuovo forno crematorio all'interno del cimitero di Zinola. La seduta è però stata sospesa.
“Si tratta di un progetto molto importante per tutta la comunità, hanno proseguito i due dirigenti. Verranno assunte cinque persone, più altre per coprire le ferie e gli eventuali giorni di malattia. ATA verserà al Comune 338 mila euro per l’acquisto dell’azienda di cremazione”.
“A questi soldi, annualmente, vanno aggiunti dai 65mila euro ai 250mila a secondo del rendimento economico. Si tratta di un’opera che riveste un’importanza sia economica, che occupazionale”, concludono Pesce e Vaggi.