Attualità - 09 agosto 2015, 08:00

Tirreno Power, i sindacati cercano un nuovo dialogo con l'azienda. Stella (CGIL): "Azienda mai disdetto gli impegni presi"

“Vogliamo un incontro con l'azienda perché è in aumento la disperazione tra i lavoratori, portiamo avanti la nostra lotta per mantenere la destinazione del sito e per difendere l’occupazione"

Tirreno Power, i sindacati cercano un nuovo dialogo con l'azienda. Stella (CGIL): "Azienda mai  disdetto gli impegni presi"

“Tirreno Power non ha mai disdetto gli impegni presi, ma ci aspettiamo presto investimenti per la tutela dei posti di lavoro”. A parlare è il segretario generale della CGIL di Savona, Giulia Stella alla luce dell’incontro che giovedì pomeriggio si è svolto in sede regionale tra le organizzazioni sindacali confederali con gli assessori regionali all'ambiente Giampedrone ed al lavoro ed alle relazioni sindacali Berrino sulla vicenda della centrale di Vado Ligure.

Nel tavolo di giovedì i sindacati hanno illustrato la grave situazione dell’impianto ed hanno richiesto formalmente alla Regione quali siano gli orientamenti che quest'ultima intende mettere in atto per affrontare tale problematica. “Abbiamo inoltre messo in evidenza le difficoltà di confronto con l'azienda e abbiamo sollecitato la Regione ad intervenire nei confronti di quest'ultima affinché si possa fare chiarezza sul destino industriale del sito di Vado Ligure e sul nuovo piano industriale”, afferma il segretario della CGIL.

Nelle prossime settimane il Governo dovrebbe emanare degli atti sui temi specifici delle modalità di produzione di energia: “C’è bisogno di un piano energetico nazionale e regionale per intervenire sulla vicenda Tirreno Power – afferma Giulia Stella – Abbiamo bisogno di conferme e di un dialogo con l’azienda nonostante questa non abbia mai disdetto gli impegni presi”.

Nonostante la vicenda giudiziaria e i contenuti delle intercettazioni del NOE che mettono ad esempio in evidenza come da parte dell’azienda non ci fosse la concreta intenzione di costruire il carbonile per mancanza di soldi o la volontà di fare “una porcata” per mandare avanti la centrale, i sindacati credono nella possibilità che l’azienda porti avanti gli impegni. “Una prospettiva che ci ha confermato l’azienda nella scorsa conferenza dei servizi a Roma, noi portiamo avanti la nostra lotta per mantenere la destinazione del sito per la produzione di energia e per difendere l’occupazione – afferma il segretario CGIL  - La Regione ieri ci ha garantito che entro il mese di agosto incontrerà l’azienda, mentre attendiamo entro settembre un intervento alla conferenza Stato –Regione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per avere un confronto con Tirreno Power. Entrambi gli incontri saranno finalizzati per capire le intenzioni dell’azienda”.

Rimane infatti critica la situazione sul profilo occupazionale: “Vogliamo risposte perché è in aumento la disperazione tra i lavoratori – conclude – Con i contratti di solidarietà in molti non riescono ad andare avanti”.

Debora Geido

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