Una pista da pattinaggio e la storia della dinastia Doria Pamphilj. Sembra un'invenzione dadaista e invece si tratta di un'iniziativa che si è materializzata, con tutta la sua ragion d'essere, a Marina di Loano. La segue in prima persona Massimiliano Floridi, marito della principessa Gesine, erede di quello che è considerato il patrimonio privato artistico-monumentale più portentoso d'Europa.
A chi entra nell'area portuale loanese si presenta lo spiazzo con una speciale piattaforma, in superficie Xtraice (che riproduce le proprietà del ghiaccio), tale da consentire ai pattinatori di cimentarsi nell'ice skating anche d'estate e a due passi dal mare.
Accanto alla pista, un accampamento che riserva una sorpresa: stanze allestite per rievocare le dimore storiche e i ritratti della famiglia Doria Pamphilj, legata a doppio filo alla Liguria così come alle vicende della capitale.
Nell'assetto dell'antica famiglia, oltre al palazzo del trionfo artistico romano e altri scrigni culturali, c'è la Villa del Principe, la più sontuosa residenza nobiliare di Genova. Quest'idea, a metà fra sport e stimolo culturale, vuole riportare un po' di suggestioni Doria Pamphilj in giro per tutta la Liguria, là dove il passato ne è stato intriso ma la memoria di oggi (corta) è scolorita, almeno quanto sbiadito è l'interesse per la storia locale.
Loano, quindi, ospita uno spazio per il pattinaggio con annesso museo in forma di tenda. Una modalità suggestiva, adatta a grandi e piccoli, per sposare sport, intrattenimento e sapere. Qualcosa di insolito per i progetti turistici ai quali siamo abituati, basati sul cliché della "cultura a dose zero perché noiosa". E' per questo che stupisce, soprattutto, l'iniziativa effigiata Doria Pamphilj: è un piacevole svago con un'emozione culturale, con un significato originale.
E' un'operazione innovativa e forse troppo ardita per alcune amministrazioni cittadine della Liguria che non hanno capito l'iniziativa di don Massimiliano Floridi (don perché diacono), preferendo accompagnare il rifiuto di ospitare pista e museo open air con argomentazioni di burocrazia ostativa. Il solito scuotimento di testa contro le belle idee, che scivolano via come sul ghiaccio. Per ora, alla Marina di Loano, "princess is back".