Politica - 10 giugno 2015, 15:54

Decreto sugli Enti Locali, preoccupazione dei Sindaci della Liguria alla vigilia dell'emanazione

Buschiazzo:"Ad essere particolarmente penalizzati sono i Comuni più piccoli: il nostro che conta 1800 abitanti su una superficie di 100 kmq e si vede trattenuti dallo Stato quasi 700.000 euro"

Decreto sugli Enti Locali, preoccupazione dei Sindaci della Liguria alla vigilia dell'emanazione

Alla vigilia dell’emanazione del nuovo Decreto Legge sugli Enti Locali, prospettata per domani (giovedì 11 giugno), ANCI Liguria e i Sindaci liguri denunciano una politica nazionale che continua ad essere lontana dalle reali esigenze del territorio.

Colpiti da un taglio di 200 milioni di euro al Fondo di Solidarietà e dal mancato rimborso dell’IMU sui terreni agricoli montani, a distanza di quattro mesi dal decreto che stabiliva le esenzioni, i Comuni della Liguria manifestano profonda insoddisfazione per la politica nazionale in tema di finanza locale e grande apprensione per le misure che dovrebbero essere contenute nel prossimo Decreto per alleggerire i bilanci comunali.Ad essere minacciata da un sistema inaccettabile è la nostra stessa sopravvivenza – è la posizione unanime dei Sindaci liguri, riuniti in ANCI Liguria. – A queste condizioni non riusciremo più a garantire nemmeno i servizi fondamentali ai nostri cittadini”.

 “Il Comune di Savignone versa nelle casse dello Stato quasi 500.000 euro per un Fondo di Solidarietà che va a beneficio prevalentemente di grandi città come Torino, Napoli o Palermo - spiega Antonio Bigotti, Sindaco di Savignone (GE).Quegli stessi soldi ci servirebbero per risanare i danni dell’alluvione dello scorso autunno, per i quali dobbiamo accendere mutui per circa 600.000 euro, ma soprattutto per offrire ai nostri cittadini, già penalizzati da Imu al massimo, servizi essenziali quali le mense scolastiche o la manutenzione delle strade”.

Gli fa eco Vittorio Centanaro, Sindaco di Leivi (GE): “In seguito ai danni dell’ultima alluvione abbiamo somme urgenze per 3 milioni e 200mila euro, a fronte di un contributo di 1 milione e mezzo promesso dalla Regione”. “L’allora Sottosegretario di Stato Graziano Delrio, all’indomani dell’alluvione, aveva promesso che i Comuni colpiti sarebbero stati sgravati dal patto di stabilità e dall’Imu agricola e che avrebbero ricevuto aiuto attraverso il Fondo di Solidarietà – prosegue Centanaro. “Nulla di tutto ciò si è verificato. Anzi, al contrario, abbiamo un saldo negativo di oltre 500mila euro al Fondo di Solidarietà. E’ evidente che la situazione sta diventando insostenibile per una normale gestione del Comune”.

Ad essere particolarmente penalizzati sono i Comuni più piccoli: il nostro, ad esempio, è un Comune montano che conta 1800 abitanti su una superficie di 100 kmq e si vede trattenuti dallo Stato quasi 700.000 euro – conferma Daniele Buschiazzo, Sindaco di Sassello (SV).A questo si aggiunge il fatto che, pur avendo ottenuto l’esenzione dall’IMU sui terreni agricoli montani, a distanza di quattro mesi dall’emanazione del decreto, non sono ancora arrivati i rimborsi”.

Analoga la situazione del Comune di Sesta Godano (SP), 1400 abitanti, nello spezzino: “Il nostro è un Comune montano, depresso, ma virtuoso, anche grazie all’amministrazione da buon padre di famiglia di chi ci ha preceduto – racconta il consigliere comunale Mario Scopesi. – Il meccanismo inaccettabile del Fondo di Solidarietà ci chiede di versare allo Stato oltre 245.000 euro e ce ne restituisce solo 65.000, con un saldo negativo di oltre 185.000 euro che ci costringe a togliere servizi essenziali per i cittadini”.

Nutriamo profonde perplessità e preoccupazioni per l’aumento del carico finanziario rispetto allo scorso anno (170.000 euro per il nostro Comune) e per l’assenza di chiari criteri alla luce dei quali comprendere i tagli operati su alcuni Comuni molto più che su altri - spiega Elio Di Placido, Sindaco di Santo Stefano al Mare (IM) - Il nostro è un Comune turistico e l’incasso dell’IMU, generato soprattutto dalle seconde case, corrisponde alla necessità di offrire i servizi essenziali non solo all’esigua popolazione di residenti, ma anche ai non residenti, per rendere sostenibili le economie del territorio e del Comune stesso. Per questo chiediamo una revisione della normativa, nel rispetto dei principi di uguaglianza ed autonomia finanziaria”.

 

ANCI Liguria conferma il proprio impegno accanto ai Comuni e agli amministratori locali, non solo rappresentando e dando voce alle loro istanze, ma anche svolgendo un’importante funzione di aggiornamento sull’evoluzione del Decreto Legge Enti Locali e di approfondimento sui dettagli tecnici e normativi legati al Fondo di Solidarietà Comunale 2015. Con questo obiettivo, ANCI Liguria, unica delegazione regionale in Italia, ha infatti organizzato una serie di incontri informativi dedicati a Sindaci e funzionari comunali, con la partecipazione di esperti della Fondazione IFEL - Istituto per la Finanza e l'Economia Locale.

c.s.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU