Castellana Grotte ed Albenga unite nella marcia silenziosa per Loredana Colucci. Ci sono 1076,5 chilometri, ma oggi un unico sentimento che scorre lento nelle vie di queste due città.
SINDACO DI ALBENGA GIORGIO CANGIANO
Dolore e rabbia per quanto accaduto alla giovane donna vittima di femminicidio, uccisa per mano di quel marito violento al quale lei, dopo tanti, troppi soprusi, aveva deciso di ribellarsi.
Se ne era andata dalla casa di Garlenda dove viveva con l’ex compagno e padre di sua figlia, troppo poco lontano, forse per sfuggire alla mano assassina di colui che non aveva mai accettato quella decisione.
Una carcerazione e poi una condizionale, da aprile più nessuna misura restrittiva nonostante Loredana avesse continuato a segnalare le minacce ed i maltrattamenti che Mohamed El Mountassir continuava a porre in essere.
Ed oggi ci si chiede se qualcosa poteva essere fatta, se, magari, Loredana si sarebbe potuta salvare se solo fosse stata tutelata di più. Intanto rimane una famiglia distrutta e due ragazze sole ad affrontare il dolore dato dalla terribile perdita. Nel corteo viene chiesta maggiore attenzione ai casi di stalking e violenza: "No ad una magistratura malata" affermano. "Dire no al carcere a determinate persone che commetti reati come questo, è una violenza".
Ad aprire il corteo proprio le donne dello sportello antiviolenza Artemizia Gentileschi e la mamma di Loredana in mezzo a loro, poi i volontari della Croce Bianca intervenuti quel giorno sul luogo del delitto, i rappresentanti delle amministrazioni comunali con il sindaco di Albenga Cangiano (città in cui Loredana ha tristemente trovato la morte) il sindaco di Alassio Canepa (città in ci Loredana ha vissuto e lavorato a lungo) e il sindaco di Garlenda Pittoli (Dove Loredana ha vissuto con il compagno fino a che non ha deciso di andarsene ). Presenti anche i Fieui di Caruggi, gli scout e moltissime persone, non solo che conoscevano Loredana, ma anche solo che hanno voluto schierarsi contro la violenza.
Afferma il sindaco Cangiano "Credo che sia un messaggio importante quello che deve passare oggi e a volte il silenzio è ancora più eloquente di molte parole. Ci stringiamo intorno alla famiglia di Loredana e voglio ringraziare non solo chi è presente qui, ma anche il sindaco di Castellana Grotte che ho sentito e che in questo momento è impegnato in una marcia parallela e uguale a Castellana".
Commovente poi il momento della lettura da parte di Cangiano della lettere del Fratello Fabio a Loredana e l'apertura del corteo avvenuta nel pieno ma loquace silenzio della marcia.
Un breve saluto alla fine del corteo da parte di un professore della figlia più piccola di Loredana che ha assistito all'omicidio e un abbraccio a lei che oggi, tra l'altro compie gli anni. Un augurio che possa portare a guardare difficilmente e tristemente avanti in un momento di dolore e sconforto come quello che sta vivendo.
LUCIA COLUCCI LA MAMMA DI LOREDANA
Afferma Lucia Colucci "Una marcia per mia figlia e per tutte le donne che hanno subito violenza. Loredana è stata forte, ha denunciato sebbene questo non sia servito. Servivano più prove e il 2 giugno le hanno avute quando quell'uomo violento ha ucciso mia figlia che si era voluta allontanare dalle continue violenze subite. L'unica cosa giusta che ha fatto quell'essere è stata quella di ammazzarsi, ma Loredana non ce la ridarà indietro nessuno"
PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE ARTEMISIA GENTILESCHI
"Una marcia che vuole portare l'attenzione sul tema della violenza sulle donne. Dobbiamo fare sapere a tutti che ci sono associazioni come la nostra che possono accogliere le donne che subiscono episodi di violenza e le possono accompagnare nel loro percorso stando loro vicini. Voglio ringraziare anche tutti i molti uomini che sono presenti qui questa sera. Il simbolo della nostra associazione è una mano davanti al volto di una donna, una mano che protegge non che uccide ed è proprio questo che vogliamo dalla società e dalle istituzioni, che proteggano, non che uccidano"
IL LANCIO DEI PALLONCINI DAVANTI AL LUOGO DEL TRAGICO OMICIDIO
Afferma Bozza che ha fatto da cicerone durante la marcia "Il momento di fare volare in alto i nostri palloncini , volare in alto come la speranza che cose simili non accadano più e se la magistratura ha sbagliato qualcuno dovrà pagare e assumersi le responsabilità per quanto avvenuto"
IL VOLO DEI PALLONCINI A CASTELLANA GROTTE
Lo stesso gesto in contemporanea stava accadendo a Castellana Grotte dove i palloncini hanno volato alti in cielo.