Eventi - 05 giugno 2015, 18:25

Tra mistero, arte e fede: la chiesa di S. Rita, una presenza importante per Savona

Sabato 6 giugno, alle ore 17, l’associazione “A Campanassa” (salone del Palazzo dell’Anzianìa, piazza del Brandale 2, Savona) presenta una conferenza di Rinaldo Massucco e Fulvio Parodi

Tra mistero, arte e fede: la chiesa di S. Rita, una presenza importante per Savona

Sabato 6 giugno, alle ore 17, l’associazione “A Campanassa” (salone del Palazzo dell’Anzianìa, piazza del Brandale 2, Savona) presenta una conferenza di Rinaldo Massucco e Fulvio Parodi, illustrata con audiovisivi, sull’antico complesso conventuale savonese  di N.S. della Consolazione, la cui chiesa è maggiormente nota ai Savonesi con la denominazione di “S.Rita”.

La chiesa e il convento furono fondati nel 1487 dai Frati Agostiniani Osservanti, che già dal 1471 s’erano stanziati a Savona, nell’ambito del movimento religioso che aveva portato tanti frati e suore a staccarsi dai loro conventi orginalire per istituire nuove congregazioni maggiormente attente all’antica Regola dei rispettivi Ordini: l’Osservanza, appunto.

La chiesa, arricchita da preziosi affreschi, fu ricostruita nel 1725, quando si sopraelevò di quasi tre metri il pavimento, per porre rimedio alle infiltrazioni idriche dal vicino Letimbro: sotto alla cappella maggiore esiste ancora un ipogeo posto sull’antico livello.

Oltre a custodire ancora parecchie interessanti opere d’arte e oltre che per gli aspetti devozionali, legati soprattutto alla cappella dedicata a S. Rita, la chiesa è importante anche per lo stupendo campanile rinascimentale, che è l’unico conservato intatto in tutta Savona.

La conferenza di sabato 6 giugno consentirà di fare il punto sull’antica chiesa e su quanto rimane del convento, in un momento piuttosto critico della propria esistenza: gli Agostiniani abbandonarono il loro insediamento di Savona vent’anni or sono, nel 1995, e da allora la chiesa è rimasta di loro proprietà, ma è stata data in comodato d’uso gratuito alla Diocesi. Tra pochi mesi scadrà la convenzione che regola il comodato e pare che la Diocesi sia intenzionata a rinunciare a gestire ancora l’edificio sacro e i locali adiacenti, per problemi economici.

Al di là della storia, dell’arte e della fede si pone quindi il problema: S. Rita, quale futuro ?

cs

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