Più di settemilatrecento morti e quattordici mila feriti. Sono queste le drammatiche cifre, fornite dal Ministero dell’Interno, del terremoto che ha devastato il Nepal lo scorso 25 aprile. A distanza di dieci giorni non è ancora possibile stabilire il numero dei feriti e le scosse hanno raso al suolo centinaia di edifici. Tante le catene di solidarietà e le proposte lanciate in questi giorni via facebook, tra cui quella di Giuliano Arnaldi, più che mai attuale in tempi di campagna elettorale.
“Cari politici, scrive Arnaldi, anima della Fondazione locale Tribaleglobale , perché non finanziate la solidarietà dei vostri elettori?”
“Ogni candidato al Consiglio Regionale investe somme importanti nella campagna per essere eletto: manifesti, santini , pranzi. Tutto finalizzato ad ottenere il consenso di noi elettori”.
“Facciamo, prosegue Arnaldi, una proposta ai candidati di ogni schieramento: fate una cena in meno, stampate un volantino in meno e finanziate l'azione di solidarietà che i vostri concittadini/elettori stanno intraprendendo a favore del Nepal”.
Se tutti i candidati di tutti gli schieramenti destinassero il 3% delle loro spese elettorali al Nepal potrebbero essere realizzate grandi opere, da una scuola, ad un orfanotrofio ad un presidio sanitario. Una scelta condivisa probabilmente da molti elettori.
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