Attualità - 01 aprile 2015, 05:00

Inizia l'era di Mons. Borghetti, curia e fedeli aspettano i primi provvedimenti

Domani la messa Crismale, dove il clero si riunisce e rinnova le promesse davanti al Vescovo, in questo caso Borghetti e controllo su voti ed ordinazioni tra i primi compiti del nuovo Vescovo. tra i casi da analizzare quello di Don Marsano indagato per lo scandalo dei libri rubati Dell'Utri.

Inizia l'era di Mons. Borghetti, curia e fedeli aspettano i primi provvedimenti

Un altro importante appuntamento ecclesiastico quello di domani Giovedì Santo quando Mons. Borghetti presiederà la Santa Messa crismale ad Albenga, mentre nel pomeriggio si sposterà ad Imperia per celebrare la Messa in Coena Domini nella Concattedrale di San Maurizio alle 18:00.

Una divisione dei compiti tra i due Vescovi che delinea il nuovo indirizzo della diocesi, infatti questa messa vuole significare l'unità della Chiesa locale, raccolta intorno al proprio Vescovo, in questo caso a Borghetti e alla quale sono invitati tutti i presbiteri della diocesi i quali, dopo l'omelia, rinnovano le promesse fatte nel giorno della loro ordinazione sacerdotale.

Del resto uno dei compiti del Vescovo Coadiutore - e forse uno dei principali motivi per i quali è stato inviato qui dal Papa – è quello di fare ordine e “pulizia” in Curia e tra quei parroci ordinati con un po’ troppa clemenza o accolti con facilità da tutte quelle altre realtà che li hanno allontanati.

Non è mistero, infatti, che Borghetti abbia già tra le proprie mani diverse “situazioni particolari” da analizzare e se c’è chi afferma già di notare tra le vie cittadine alcuni seminaristi fino a ieri con abito talare da oggi girare vestiti da laici e si vocifera già di qualche ammonimento ricevuto da Borghetti in persona, altre documentazioni saranno presto analizzate dal nuovo Vescovo.

Tra queste quella di Don Sandro Marsano che dopo aver terminato i propri studi a Roma è stato ordinato dal Vescovo Oliveri andando a ricoprire il ruolo di parroco di Dolcedo (IM).

Da qui, poi, Don Sandro Marsano è stato nominato dalla congregazione rettore del complesso dei gerolamini a Napoli dove è stato uno dei parroci coinvolti nello scandalo dell’ex senatore Marcello Dell’Utri riguardante i libri rubati alla Biblioteca dei Girolamini.

Don Marsano si sarebbe messo in tasca, infatti, secondo l’accusa,  non meno di 50-60 mila euro, provento della vendita di libri antichi e preziosi, spariti dalla Biblioteca dei Girolamini di Napoli, istituzione alle dipendenze del ministero dei Beni Culturali, di cui era Conservatore.

A seguito di questa vicenda Don Sandro Marsano è stato, tuttavia riaccolto da Mons. Mario Oliveri ed ha scontato gli arresti domiciliari nel Santuario di Pontelungo ad Albenga, finita questa misura è stato ripreso in Seminario pur avendo l'obbligo di firma giornaliera presso la locale stazione dei carabinieri e gli è stato affidato il ruolo di viceparroco di Alassio presso la Parrocchia di Sant'Ambrogio e un ruolo in curia quale segretario di Oliveri.

A livello ecclesiale nessun provvedimento è stato assunto dunque nei confronti di Don Marsano, almeno fino ad oggi, fino all’arrivo, dunque, di Borghetti.

Mara Cacace

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