Una giornata di sciopero, la prima in 8 anni di lavoro per l'azienda, per il Punto Vendita di Mercatone Uno di Villanova d'Albenga. Otto anni portati avanti con spirito di sacrificio e dedizione, che non hanno, purtroppo evitato, oggi, una scarsa chiarezza aziendale.
"Svendita totale, trasferimento delle giacenze di magazzino a Genova, sono tutti sintomi di una chiusura" affermano i lavoratori preoccupati per il loro futuro.
Preoccupazione condivisa peraltro da Amministrazione comunale ed in particolare dal sindaco Pietro Balestra a fianco dei lavoratori sin da subito e da parte dei sindacati.
Afferma Balesta "Abbiamo attivato un Nostro contatto per cercare di metterci in contatto con la Proprietà. Abbiamo ottenuto rassicurazioni circa l'apertura di un dialogo, parole che, a quanto pare, sono già state disattese non essendosi presentati ad un tavolo di lavoro a Roma."
Mercatone Uno di Villanova quindi chiuderà? Una domanda secca ed una risposta unanime quella di Balestra e di Simone Turcotto (CGIL) "Temiamo di si!"cosa resta da fare, dunque di fronte a tale situazione? Afferma Turcotto "Non potendo incidere sulle decisioni aziendali, possiamo solo cercare di creare una sorta di salvagente , gli ammortizzatori sociali, che possa accompagnare i lavoratori per i prossimi anni, almeno due tra cassa straordinaria, mobilitazione, disoccupazione, in modo da permettere a ciascuno di trovare una soluzione diversa nell'ipotesi peggiore di una chiusura"
Il Gruppo Mercatone Uno è, in realtà, in crisi in tutta Italia, diversi i negozi in chiusura e, fino ad oggi la "procedura" pare essere stata ovunque, quella adottata a Villanova che passa cioè attraverso una svendita totale allo svuotamento dei magazzini e la chiusura.
Mercatone Uno attualmente è in concordato preventivo fino al 19 maggio data entro la quale la Proprietà dovrà presentare un piano di rientro ai creditori, piano che dovrà essere valutato ed eventualmente accettato.