Sport - 22 marzo 2015, 15:00

Giro d'Italia: la storia della maglia nera raccontata da Zanoni

Giro d’Italia non è solo Maglia Rosa, perché non sempre vincere è importante, ma deve necessariamente esserci anche un “ultimo” e Zanoni ne ha fatto un vanto.

Giro d'Italia: la storia della maglia nera raccontata da Zanoni

Tra tanti campioni a salire sul palco del Teatro Ambra durante la presentazione del Giro anche Zanoni che con ironia ha raccontato la sua esperienza.

Il re degli ultimi dunque, in competizioni dove molti sarebbero disposti a tutto o quasi per vincere c’è anche chi racconta la sua esperienza e non si vergogna a dire di essere stato il leader degli ultimi.

Questa la storia della “Maglia Nera” raccontata proprio da chi l’ha portata con orgoglio.

Giro d’Italia, infatti non è solo Maglia Rosa che viene assegnata a leader della classifica generale, ma è anche maglia azzurra per il leader della Classifica del Gran Premio della Montagna, maglia rossa per il leader della classifica a punti e maglia bianca per il leader della classifica dei giovani ed infine … Maglia Nera per l’ultimo

“La maglia  Nera se l’aggiudica chi va piano su tutti i terreni. Io avevo questa predisposizione sin da piccolo, sono sempre arrivato dopo”.

Da bambino ho iniziato con il calcio, il mio sogno era quello di segnare e ho iniziato a giocare da centroavanti. Sentivo il gol nel sangue, il fatto è che lì rimaneva, nel sangue ed infatti non segnavo mai. Così il mio allenatore mi ha consigliato di cambiare sport, puntare sul ciclismo.

Da qui è iniziata la mia carriera. Lì si che arrivavo a vedere il traguardo, il fatto è che lo vedevo quando stavano per rimuovere lo striscione con scritto “arrivo” perché arrivavo ultimo e molto dopo gli altri”.

Però ho trovato il mio ruolo, quello da gregario, ero nel gruppo e nel 1978 sono riuscito ad ottenere dei risultati. In quell’anno ero maglia rosa virtuale andavo bene e c’ era molta trasparenza nelle mie prestazioni. Il 9 maggio sono giunto a dei risultati ero felice e aspettavo la diretta rai, ma era morto  Moro e naturalmente non si sono collegati, come è normale e giusto, ma no perso la mia visibilità naturalmente .

Non è finita comunque ho anche vinto una tappa del Giro, ero pronto per le interviste e zack mi hanno detto che i giornalisti erano in sciopero e non ci sarebbe stata nessuna intervista.

Ero comunque pronto per il giorno dopo, entusiasta naturalmente e quel giorno il grande campione Eddy Merckx ha annunciato il suo ritiro. Beh era quella la notizia del giorno, non solo, immaginate i miei colleghi ciclisti non facevano che ripetermi che Merckx aveva dichiarato quale motivazione del suo ritiro ‘Se vince anche Zanoni è giunto proprio il momento di smettere’ “

Conclude Zanoni il suo racconto “Come ottenni la maglia Nera? Quell’anno in Puglia caddi così finii dietro e indossai la Maglia Nera, mi sentivo quasi onorato di portarla, del resto andare piano mi veniva naturale”.

Mara Cacace

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