Val Bormida - 18 marzo 2015, 16:44

Nasce in Val Bormida l'associazione culturale "Noi ci siamo"

Tra i fondatori il l'assessore comunale cairese Fabrizio Ghione.

Nasce in Val Bormida l'associazione culturale "Noi ci siamo"

 

E’ nata in Valbormida a Cairo l’Associazione Culturale “Noi ci siamo". L’Associazione conta già numerose adesioni di persone di ogni estrazione sociale, ed una nutrita presenza di giovani. Tra i fondatori della neonata Associazione vi è Fabrizio Ghione assessore comunale cairese.

Il nuovo soggetto, di carattere politico-culturale, prende vita in una fase molto delicata che il Paese e la Val Bormida stessa stanno vivendo; è in momenti come questi, infatti, che è richiesta una forte e rinnovata assunzione di responsabilità da parte dei cittadini, che contrasti la deriva che da più parti viene alimentata per squalificare e deprimere l’esigenza potentemente avvertita di un salto di qualità della vita delle persone, delle comunità locali e della società intera. La crisi che stiamo attraversando richiede nuove iniziative di persone che liberamente possano aggregarsi e ritrovare le ragioni forti per una rinascita nel campo culturale, economico e socio-politico. Senza tali percorsi, difficilmente si potrà arrestare il “declino” del nostro Paese e con esso quello del nostro territorio provinciale.

Il punto di partenza sta nella consapevolezza che un impegno per il bene comune, risulta tanto più efficace quanto più chiaro e credibile sia il riferimento alle esperienze e ai valori della libertà, della persona, del popolo, della sussidiarietà, dell’educazione, della famiglia, dell’intrapresa nella società e nell’economia. Da qui l’idea di costituire un’associazione animata dalla tensione ai seguenti obiettivi essenziali:

  • Riaffermare il valore della politica come forma di passione civile;
  • Promuovere l’impegno politico e civile nelle Comunità e sul territorio attraverso l’approfondimento di problematiche aventi rilevante interesse locale e nazionale;
  • Far crescere una nuova cultura amministrativa locale che, sulla base del principio costituzionale della sussidiarietà, stimoli e tuteli la libera iniziativa individuale e collettiva dei cittadini nella vita sociale, culturale ed economica,.

La crisi del tessuto sociale ed economico del nostro territorio trae origine prevalentemente dalla forte affermazione, nella società e nelle Istituzioni, della mentalità individualistica e statalista, ovvero della concezione per cui l’Ente Pubblico si concepisce come l’unico soggetto titolato ad occuparsi del bene comune. Tale cultura ha gravemente mortificato e compresso la libera iniziativa dei cittadini nell’affrontare le esigenze personali e collettive, fino a far apparire ogni iniziativa in quella direzione come uno spregevole interesse particolaristico, oltre che portare alla dequalificazione delle persone che si impegnano nella vita delle Istituzioni pubbliche.

Quali sono quindi le prospettive con cui guardare all’immediato futuro del Paese e del nostro territorio? Noi vogliamo dare un forte contributo ad individuare, nell’intreccio fra libertà e responsabilità, il nucleo vitale e portante di ogni idea di società e di sviluppo. Tale fondamento ha storicamente permesso a laici e cattolici, agli ideali socialisti e cristiani, di superare antichi steccati, di sviluppare il dialogo e la collaborazione politica per la crescita dell’Italia nel dopoguerra. Siamo convinti della necessità di rilanciare, oggi, questo rapporto aperto e costruttivo fondato sul primato della persona e della sua libertà senza il quale difficilmente si potranno fronteggiare con efficacia le derive ideologiche e depressive che costituiscono una causa rilevante della crisi che stiamo vivendo nella società italiana e nella politica italiana, attualissima quella che stiamo vivendo, oggi, in Liguria. 

c.s.

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