Savona - 18 febbraio 2015, 17:00

50 sfumature di Topo Gigio

50 sfumature di Topo Gigio

La storiella torbida e pruriginosa trova spesso la via del successo. Anche se tutto è stato detto e visto, malgrado i siti hard che in rete hanno sdoganato l'osceno in ogni dettaglio e variante fin dalla nascita del web, un romanzetto bondage riesce ancora ad incuriosire. Il film, tratto dallo stesso caso editoriale, crea magnetica attrazione. 

Era già successo con "Histoire d'O" di Pauline Réage nel 1954 e con la pellicola omonima del 1975, protagonista Corinne Clery, sempre del genere BDSM. Questo illustre precedente sembra dimenticato e inghiottito dal tempo. Invece "50 sfumature di grigio", nella sua scialba somministrazione di sogni proibiti, grazie ad un'attenta operazione di marketing diventa l'opera scandalosa da leggere o vedere a tutti i costi. Come se fosse qualcosa di nuovo, mentre in fin dei conti è l'ennesima variazione su un tema, quello della sottomissione erotica, ormai stereotipato. 

Il cinema dell'oratorio salesiano di Varazze è al centro di polemiche per la scelta di cancellare la programmazione del film, giudicato troppo spinto per lo spirito del salone parrocchiale Don Bosco. Il distributore del film ha scritto ai gestori della sala, minacciando sanzioni per la mancata proiezione. "Se lo proietti, non ti allinei al progetto educativo. Se non lo proietti, vieni considerato un bigotto" dice Ivano Perata, responsabile della fondazione laica che gestisce l’oratorio. 

Prima le proteste per aver scelto di programmare il film, vietato ai minori di anni 14 (negli Stati Uniti agli under 17) e già acquistato a novembre per metterlo in locandina, poi gli strali per aver virato verso la "censura" e la sospensione della proiezione annunciata. E' più sadico l'accanimento verso il gestore del botteghino di Varazze che il film di per sé. Resta il fatto che si tratta del cinema di un oratorio salesiano, più adatto a eventi edificanti che trasgressivi, e deve rispetto alla lezione pedagogica di San Giovanni Bosco. 

Nessuno a Varazze rimarrà orfano di questo film tratto dal libro di E.L James, visto che la distribuzione della Universal è stata ovviamente massiccia e si trova ovunque nelle sale della provincia savonese. Chi ha gusti meno raffinati e più pratici, volendo andare oltre, potrà anche contare sul video amatoriale "Le porno coppie di Varazze e Cairo Montenotte", della casa di produzione "Il Triangolo Rosso" specializzata in genere "non professionisti", presto nelle edicole.

Varazze è da molti anni in cerca di una nuova vocazione turistica. L'esperienza e la capacità della famiglia salesiana potrebbe essere messa a frutto per trasformare la cittadina in una meta del turismo per famiglie e bambini, un segmento straordinariamente in crescita. L'infanzia non è una nicchia: è una platea con diritti pari a quelli degli altri.

Altro che schermaglie fra puritani e arrapati. L'assenza di filmetti trasgressivi al cinema che porta il nome di Don Bosco non è uno psicodramma. Anzi, la stessa struttura dovrebbe concentrarsi maggiormente sull'offerta d'intrattenimento per ragazzi e junior, siano essi locali o villeggianti. Ci sono migliaia di altri spazi, modi, canali e sale per i contenuti destinati agli adulti. 

Felix Lammardo

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