Politica - 03 febbraio 2015, 18:45

Obbligo di adesione alla Centrale Unica di Committenza per i piccoli comuni, Camiciottoli: "Contrario. Lo Stato ci fa passare per ladri"

"A Pontinvrea a breve dovremo acquistare un parquet: io chiederò un preventivo a diverse ditte e poi consulterò il MEPA. Se i primi dovessero fornire prezzi più bassi di quelli iscritti in questo registro, denuncerò il Governo alla Corte dei Conti per sperpero di denaro pubblico"

Obbligo di adesione alla Centrale Unica di Committenza per i piccoli comuni, Camiciottoli: "Contrario. Lo Stato ci fa passare per ladri"

Con l’obbligo di adesione alla centrale unica di committenza per i comuni sotto i 10mila abitanti, lo Stato sembra dirci un’unica cosa: che siamo dei ladri”. Non usa mezzi termini Matteo Camiciottoli, sindaco di Pontinvrea, che ieri sera è intervenuto a Calice Ligure per parlare della sua battaglia antitasse e di molti altri argomenti relativi ai piccoli comuni.

Il primo cittadino valbormidese è  da tempo salito agli onori della cronaca perché da diversi anni si batte contro l’applicazione delle imposte sulla casa, definendole anticostituzionali.

Una battaglia che il 31 marzo lo porterà davanti al Tribunale di Genova, ma che Camiciottoli ha deciso di estendere, coinvolgendo anche altri paesi.

Diversi mesi fa è stato introdotto l’obbligo per i Comuni di acquistare beni e servizi, sotto la soglia Comunitaria, attraverso la Centrale Unica di Committenza. “A Pontinvrea a breve dovremo acquistare un parquet: io chiederò un preventivo a diverse ditte e poi consulterò il MEPA. Se i primi dovessero fornire prezzi più bassi di quelli iscritti in questo registro, denuncerò il Governo alla Corte dei Conti per sperpero di denaro pubblico”.

La serata è stata l’occasione anche di parlare dell’Unione dei Comuni, alla quale il sindaco di Pontinvrea è da sempre contrario:”Da quanto è stata introdotta l’obbligatorietà di questo ente, solo il 17% dei Comuni vi ha aderito: io non penso che usando questa forma di consociazione ci sia un reale risparmio”.

Lo Stato, prosegue il primo cittadino, dovrebbe obbligare le amministrazioni a rispettare dei costi standard, prendendo a modello i Comuni che hanno raggiunto il risultato migliore in determinati contesti. Per la raccolta differenziata noi abbiamo preso a modello Capannori, che ha applicato la strategia rifiuti zero. Maggior rispetto per l’ambiente, abbattimento dei costi di discarica e miglior qualità della vita per i cittadini. Ecco il Governo dovrebbe obbligare a conformarsi a questi modelli”.

“Il decreto dell’Unione dei Comuni è senza capo, né coda e non trovo giusto che a ente vengano concessi fondi europei ed altre agevolazioni, mentre alle convenzioni nulla”, conclude Camiciottoli.

 

Cinzia Gatti

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